Continua la corsa ostacoli degli italiani contro l’inflazione. Il carello della spesa è sempre più caro, ma un vertiginoso aumento ha toccato anche acqua, rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi. Alcune regioni, più che altre: è quanto emerge da uno studio condotto dall'Unione nazionale consumatori, che ha analizzato i rincari di ogni città italiana e ha stilato una classifica di quelle che hanno avuto maggiori rialzi annui.
In generale, prodotti alimentari e bevande analcoliche sono aumentati dell’11,7% su settembre 2021, il che equivale in media a 660 euro in più su base annua. Bologna si classifica al 33esimo posto con un incremento del 12,2%. Reggio Emilia al 24esimo gradino, con incremento del 12,5, pari merito con Ferrara. A Forlì-Cesena è andata peggio: 19esimo posto con 12,8%, ma Ravenna, con il suo settimo posto batte in negativo tutte le città dell’Emilia Romagna: settimo posto, con +13,6%. Capolista Cosenza, che già a luglio e agosto era in cima a questa non gratificante classifica, e che ora segna un ulteriore balzo annuo, +16%, pari a +1034 euro. Seguono Ascoli Piceno e Viterbo. In Fornitura acqua e servizi connessi all’abitazione, come la raccolta rifiuti e le spese condominiali, l'inflazione di settembre è tendenzialmente bassa: Rimini si posizione al 21esimo posto con +2,5, Bologna al 26esimo, con +2,2. Ben 21 città sono risultate, addirittura, in deflazione. La più virtuosa Reggio Emilia (-4,5%), al 2° posto Perugia (-3,6%), al 3° Caltanissetta (-3,3%).
Scuola dell'infanzia e istruzione primaria si profilano un vero scoglio in termini di costi per le famiglie italiane, specie per quelle di Ancona, Como, Bergamo e Firenze. Segnali di evidente rincaro anche per i servizi di ristorazione, con un'inflazione annua pari a +5,9%. Tra le più dispendiose, sul podio, Cosenza, Palermo e Verona. Anche a Forlì-Cesena i ristoranti sono aumentati: rispetto a settembre 2021 c’è stato un rincaro del +9%.Per quanto riguarda hotel, motel, pensioni e tutti i servizi di alloggio, a settembre sono costati in Italia il 16% in più rispetto allo scorso anno. Guida la classifica Trapani, Al secondo posto Milano, Medaglia di bronzo a Venezia. Appena giù dal podio Firenze, in settima posizione poi Bologna (+25,3%). Sull'altro versante della graduatoria, sono tre le città virtuose in deflazione: Reggio Calabria (-3,3%), Massa-Carrara (-1,8%) e Genova (-0,7%).