Lunedì 23 Dicembre 2024
Achille Perego
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Economia

Effetto inflazione: dalle bollette al caro-scuola. Prezzi, stangata da 1.600 euro

Assoutenti calcola il peso dei nuovi rincari per ogni famiglia a partire da settembre. In tre mesi si spenderanno fino a 5mila euro per le spese destinate a casa, studio e benzina

Milano, 3 settembre 2023 – Puntuali, come la fine dell’estate, arrivano i rincari d’autunno. Un mix di aumenti di prezzi e tariffe che con la corsa dell’inflazione, ancora attorno al 5,5%, e la ripresa delle quotazioni dell’energia, questo autunno si annuncia più pesante di quello del 2022. Così le famiglie, tra bollette, alimentari, scuola, mutui, benzina e ristorazione, subiranno una stangata che, secondo Assoutenti, sarà di 1.600 euro a testa. Rincari che per Federconsumatori costringeranno le famiglie a spendere per bollette, riscaldamento, visite mediche e scuola tra settembre e novembre 2924 euro, 253 in più rispetto all’autunno del 2022. Cifra che sale 5101 euro includendo carburanti e alimentari.

Spesa sempre più cara
Spesa sempre più cara

Gli alimentari

Oggi i prodotti alimentari nel loro insieme, rileva Assoutenti "costano il 10,1% in più rispetto allo scorso anno, un trend che se confermato nei prossimi mesi porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia a salire tra settembre e dicembre 190 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".

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La scuola

Dolente anche il capitolo della riapertura delle scuole. Per cui, avverte il presidente di Assoutenti Furio Truzzi "si preannuncia un salasso sulla spesa per il materiale scolastico: i prodotti di cartoleria registrano un incremento attorno al 9%". Una famiglia che deve acquistare da zero il corredo per l’anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni) si ritrova a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022, a cui si dovranno aggiungere i rincari – altri 45 euro - per i libri di testo (la cui spesa totale a studente varia dai 300 euro della prima media ai 600 del liceo, compresi i dizionari).

Il caro benzina

Più caro anche spostarsi in auto: con un litro di verde che oggi costa in media 1,947 euro, se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, la spesa per i rifornimenti, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, salirebbe nell’ultimo quadrimestre per un totale di 107 euro a nucleo rispetto a quanto speso negli stessi quattro mesi del 2022. Un aggravio non indifferente – per cui il governo secondo Assoutenti dovrebbe intervenire riducendo le accise sui carburanti – a cui si rischia di sommare quello delle bollette energetiche. In base alle previsioni degli analisti, "le tariffe elettriche dovrebbero salire tra il 7% e il 10% nel prossimo trimestre, quelle del gas per il mese di agosto attorno al 2%".

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Le bollette

Considerando solo l’aumento della luce nel prossimo trimestre (e in attesa di conoscere l’andamento del gas tra settembre e dicembre) un incremento delle tariffe del 10% equivarrebbe a una maggiore spesa di 16,1 euro a famiglia nell’ultimo trimestre.

I mutui

Va peggio sul fronte dei mutui. I possibili prossimi aumenti dei tassi renderebbero ancora più care le rate. Ma già adesso un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Per un aggravio totale calcolato da Facile.it in oltre 2.300 euro. E ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni della Bce, la spesa per le rate mensili risulterebbe più cara di altri 1.170 euro. Infine, sarà più caro mangiare nei ristoranti e consumare nei bar :28 euro in più a famiglia in 4 mesi.