Milano, 3 settembre 2023 – Puntuali, come la fine dell’estate, arrivano i rincari d’autunno. Un mix di aumenti di prezzi e tariffe che con la corsa dell’inflazione, ancora attorno al 5,5%, e la ripresa delle quotazioni dell’energia, questo autunno si annuncia più pesante di quello del 2022. Così le famiglie, tra bollette, alimentari, scuola, mutui, benzina e ristorazione, subiranno una stangata che, secondo Assoutenti, sarà di 1.600 euro a testa. Rincari che per Federconsumatori costringeranno le famiglie a spendere per bollette, riscaldamento, visite mediche e scuola tra settembre e novembre 2924 euro, 253 in più rispetto all’autunno del 2022. Cifra che sale 5101 euro includendo carburanti e alimentari.
Gli alimentari
Oggi i prodotti alimentari nel loro insieme, rileva Assoutenti "costano il 10,1% in più rispetto allo scorso anno, un trend che se confermato nei prossimi mesi porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia a salire tra settembre e dicembre 190 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".
La scuola
Dolente anche il capitolo della riapertura delle scuole. Per cui, avverte il presidente di Assoutenti Furio Truzzi "si preannuncia un salasso sulla spesa per il materiale scolastico: i prodotti di cartoleria registrano un incremento attorno al 9%". Una famiglia che deve acquistare da zero il corredo per l’anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni) si ritrova a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022, a cui si dovranno aggiungere i rincari – altri 45 euro - per i libri di testo (la cui spesa totale a studente varia dai 300 euro della prima media ai 600 del liceo, compresi i dizionari).
Il caro benzina
Più caro anche spostarsi in auto: con un litro di verde che oggi costa in media 1,947 euro, se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, la spesa per i rifornimenti, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, salirebbe nell’ultimo quadrimestre per un totale di 107 euro a nucleo rispetto a quanto speso negli stessi quattro mesi del 2022. Un aggravio non indifferente – per cui il governo secondo Assoutenti dovrebbe intervenire riducendo le accise sui carburanti – a cui si rischia di sommare quello delle bollette energetiche. In base alle previsioni degli analisti, "le tariffe elettriche dovrebbero salire tra il 7% e il 10% nel prossimo trimestre, quelle del gas per il mese di agosto attorno al 2%".
Le bollette
Considerando solo l’aumento della luce nel prossimo trimestre (e in attesa di conoscere l’andamento del gas tra settembre e dicembre) un incremento delle tariffe del 10% equivarrebbe a una maggiore spesa di 16,1 euro a famiglia nell’ultimo trimestre.
I mutui
Va peggio sul fronte dei mutui. I possibili prossimi aumenti dei tassi renderebbero ancora più care le rate. Ma già adesso un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Per un aggravio totale calcolato da Facile.it in oltre 2.300 euro. E ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni della Bce, la spesa per le rate mensili risulterebbe più cara di altri 1.170 euro. Infine, sarà più caro mangiare nei ristoranti e consumare nei bar :28 euro in più a famiglia in 4 mesi.