ALLE SPALLE, una storia cominciata negli anni Sessanta. Davanti a sé, invece, un futuro in cui continuare a puntare su artigianalità, sperimentazione e materiali preziosi per mettere a segno ogni obiettivo prestabilito. Luxury Living Group si presenta oggi quale leader nel design, produzione e distribuzione di arredo di lusso per alcuni dei più importanti brand internazionali, senza mai spegnere i riflettori sui valori del made in Italy, dove abilità manuali, materiali pregiati, passione per il risultato si traducono negli asset che guidano la realtà nel produrre e distribuire collezioni d’arredo per importanti maison internazionali.
Andrea Gentilini, CEO di Luxury Living Group, in che modo vi distinguete dalle altre realtà?
"In questo settore – risponde Andrea Gentilini (a destra) ci presentiamo come una piattaforma che ha caratteristiche differenti dalle altre. E le nostre differenze risiedono proprio nel modo in cui operiamo, cioè seguendo dei processi portati avanti insieme a coloro che rappresentiamo: il nostro modello prevede un corpo centrale che eroga servizi produttivi, industriali, finanziari e organizzativi, infrastrutture informatiche, ma anche delle realtà indipendenti che si occupano dei rispettivi brand come se ognuno di loro fosse l’unico di cui ci occupiamo, per garantire loro unicità e dedizione e sviluppando così il massimo della loro potenzialità. Diversamente da altri gruppi nel nostro settore, utilizziamo molti canali che spaziano dai negozi diretti, così come i negozi monobrand realizzati in collaborazione con partner locali e quelli multibrand, dove i grandi operatori del retail del mondo dell’arredo ci ospitano in spazi dedicati. Ci differenziamo perché interpretiamo realmente i codici e i linguaggi dei brand che rappresentiamo, declinandoli e sviluppandoli secondo le diverse storie".
In che cosa consiste l’apertura del primo Atelier Bentley Home?
"Lo abbiamo inaugurato a Milano, in corso Venezia, all’interno di uno dei più affascinanti edifici storici lì collocati. Il cliente potrà ottenere un’esperienza realmente immersiva, diversamente da un normale store dove diventerebbe difficile potersi dedicare a coloro che ci vengono a trovare in modo integrale: abbiamo così deciso di creare un vero e proprio atelier, dove il mondo Bentley è rappresentato non solo dagli arredi ma anche da un’atmosfera ricreata attraverso linguaggi e opere d’arte inserite all’interno. I clienti finali potranno spendere molto tempo con noi, anche giornate intere, a capire e comprendere – e poi rappresentare sul territorio, o a casa propria – ciò che li ha maggiormente entusiasmati. Si instaurerà, infatti, un rapporto unico: l’atelier è capace di offrire un’esperienza fatta di interazioni, consigli e molto altro…"
Poi, l’apertura di Dolce&Gabbana Casa. Su quali aspetti avete maggiormente puntato per realizzare il connubio?
"Il progetto nasce dalla volontà, da parte nostra, di collaborare con Dolce & Gabbana, e dalla loro di entrare nel mondo dell’arredo. L’aspetto del decoro è stato perseguito attraverso tecnologie molto innovative, che ha realizzato un’esperienza industriale e di progettazione completamente diversa rispetto al solito. Così come il coinvolgimento totale dei loro stilisti, che ci ha permesso di ottenere uno scambio reale che ci porta oggi a presentare una collezione fortemente identificativa, eclettica e unica sul mercato. La volontà era quella di portare un nuovo linguaggio: così è stato".
Infine, la collezione Luxence, la prima collezione indipendente del gruppo. Quali sono i concetti principali che avete reso proprii?
"Abbiamo deciso di sintetizzare il nostro viaggio nel mondo del lusso realizzando la nostra proposta, vista dunque dai nostri occhi anche attraverso la collaborazione degli artigiani che ci hanno aiutato a portare avanti questo percorso. La nostra ispirazione è il cliente cosmopolita, che lavora e che gira il mondo: abbiamo declinato questo viaggio tenendo in considerazione diversi temi in cinque serie del brand Luxence: Cosmopolite, Marco Polo, Nomade, Palazzo e Mediterranea, che sono elementi che andranno a vestire diversamente le collezioni, permettendoci così di essere credibili nei confronti dell’interlocutore, sia per una casa al mare piuttosto che per un attico a New York o una residenza a Shangai. È una collezione molto versatile, che trova spazio all’interno di diverse soluzioni: siamo molto orgogliosi".
Giorgia De Cupertinis