Milano, 5 Febbraio 2023 – Il tasso fisso torna ad essere la formula preferita da parte di coloro che richiedono finanziamenti. La forte evoluzione degli indici di riferimento Euribor e IRS avvenuta nel corso dell’ultimo trimestre 2022, impatta in maniera incisiva sulla tipologia di tasso preferita da privati e famiglie che, nel momento della scelta, tornano a optare per i mutui a tasso fisso ed è quanto emerge dalla Bussola Mutui CRIF e MutuiSupermarket.it aggiornata al IV trimestre 2022.
La crescita degli indici Euribor e Irs
In particolare, un indice Euribor 3 mesi che aumenta da un valore medio dell’1,43% a ottobre ad un 2,23% medio a dicembre e un indice IRS a 20 anni che sullo stesso periodo diminuisce da un valore medio di 2,96% a un valore medio del 2,57%, spingono una parte sempre crescente della platea dei potenziali mutuatari a optare per la scelta di un mutuo a tasso fisso.
Boom di richieste di mutui a tasso fisso
La percentuale delle richieste sul canale online di mutuo a tasso fisso passano quindi dal 58% del totale nel terzo trimestre 2022 al 72% del totale nell’ultimo trimestre dell’anno. Allo stesso tempo, il forte aumento degli indici Euribor a 3 mesi avvenuto a partire da inizio 2022 – aumento che ha portato l’Euribor 3 mesi a crescere di un 2,85% complessivo sull’anno, da un valore negativo pari a -0,55% a gennaio 2022 ad un valore di 2,30% a gennaio 2023 - ha prodotto nel corso dei mesi un forte e significativo aumento dell’importo della rata per i privati e famiglie già sottoscrittori di mutui a tasso variabile. Ciò ha comportato a partire dal terzo trimestre 2022 una forte ripresa della domanda di mutuo con finalità surroga - a tasso fisso o tasso variabile con CAP - trainata da mutuatari interessati a mettersi al riparo da futuri e probabili ulteriori aumenti della rata.
La domanda di mutui con finalità surroga sul canale online è quindi passata a spiegare dall’8% del totale richieste nel secondo trimestre all’11% nel terzo trimestre e infine al 24% nel quarto trimestre 2022.
Le richieste di sorroga sui mutui
La domanda di mutuo con finalità surroga è attesa in ulteriore rafforzamento sui prossimi trimestri, date le aspettative di continuo aumento degli indici Euribor 3 mesi nel corso del 2023. Osservando infatti le quotazioni dei futures sull’Euribor 3 mesi scambiati al mercato Liffe di Londra, si può evincere l’aspettativa degli operatori di mercato che si attendono un Euribor 3 mesi in crescita sino ad un 3,5% previsto a settembre 2023. È ragionevole dunque attendersi che questo ulteriore aumento atteso dell’Euribor 3 mesi – oggi a valori attorno allo 2,30% – potrà indurre un crescente numero di mutuatari con contratti a tasso variabile a considerare una surroga del proprio mutuo verso una soluzione a tasso fisso o a tasso variabile con CAP. L’aumento di popolarità registrato per i mutui a tasso fisso nel corso del quarto trimestre è ad ogni modo da collegarsi anche ad un restringimento della forchetta di differenza fra tassi fissi finiti e tassi variabili.
Esempio di mutuo
Prendendo in considerazione ad esempio un mutuo a tasso fisso per acquisto casa di durata 20 anni - importo 140.000 euro e valore immobile 220.000 euro - un richiedente di 35 anni può rilevare sul mercato un miglior tasso fisso finito pari al 3,12% e ottenere una rata mensile fissa di 785 euro; per la medesima operazione il miglior tasso variabile permette di ottenere oggi un tasso del 2,56% con una rata mensile di 746 euro, inferiore di 39 euro rispetto alla rata fissa ma sicuramente prevista in decisa crescita sui prossimi mesi. La ridotta differenza di tassi fra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile (differenza di 56 punti base nell’esempio) e le aspettative di aumento indici Euribor nel corso del 2023 (per ulteriori 120 punti base) sono quindi ulteriori fattori che spiegano il forte ritorno di popolarità del mutuo a tasso fisso nel momento della scelta tasso.