Roma, 10 gennaio 2024 - Novità in casa Ima, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il confezionamento. Leonardo Maria Del Vecchio, azionista di riferimento con il 12,5% di Delfin, la holding alla guida di EssilorLuxottica, ha annunciato l'entrata del suo family office LMDV Capital nel capitale di IMA con una quota dell'1,1%. Tale decisione è stata motivata – in un'intervista al Sole 24 Ore – da due principali ragioni: il forte impegno a sostenere il Made in Italy in tutte le sue forme, ereditato dal padre, e la fiducia nelle potenzialità delle imprese familiari, derivata dalla sua storia personale. Del Vecchio ha evidenziato che l'obiettivo del family office è quello di costruire un portafoglio diversificato, concentrandosi sui pilastri principali del food, del real estate e degli investimenti nel Made in Italy. Guardando al futuro, LMDV Capital mira a consolidare la parte real estate e svilupparla, con particolare attenzione alla città di Milano. Nel settore della ristorazione, sono previste due nuove aperture, portando il totale degli addetti a superare la soglia dei 200. Del Vecchio ha anche rivelato che stanno valutando ulteriori opportunità di investimento simili a quello in IMA, esplorando diversi dossier e cercando opportunità che possano presto maturare.
L'investimento è avvenuto nel contesto del passaggio delle quote di BC Partners alla merchant bank americana Bdt e Msd Partners (banca d’affari costituita per soddisfare le esigenze specifiche di imprenditori e investitori strategici di lungo termine), portando a un riassetto del valore di 6,5 miliardi di euro. Tale riorganizzazione ha posizionato BDT al 49,8% del capitale, mentre VacchieFriends ha mantenuto il controllo con il 50,2%. LMDV Capital, insieme ad altri imprenditori, ha sottoscritto una quota dell'1,1% per 50 milioni di euro, contribuendo a garantire la leadership tutta italiana del gruppo.
Fondata nel 1961, Ima progetta e produce macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, dispositivi medici, cosmetici, tè, caffè e altri prodotti alimentari, nonché soluzioni per la mobilità elettrica e per l’automazione dei processi industriali. La società è presente in oltre 80 Paesi e conta 54 stabilimenti di produzione, che le consentono di soddisfare una solida base di clienti blue-chip in Europa, Nord America, Sud America, Asia e Medio Oriente. Ima ha installato circa 60.000 macchine e nel 2022 ha registrato un fatturato di circa 2 miliardi di euro. L'accordo con i nuovi soci di minoranza americani da parte della famiglia Vacchi mira a crescere su scala globale e in marticolare negli Stati Uniti.
Ma le novità in casa Ima non finiscono qui. Gianluca Vacchi, influencer e cugino del presidente e amministratore delegato di Ima, Alberto, uscirà dell'azionariato "per perseguire il suo percorso imprenditoriale, certamente di successo, data la sua creatività e competenza finanziaria". Lo ha annunciato in un intervista a Repubblica lo stesso Alberto Vacchi che ha rimarcato: "tengo a precisare che io e mio cugino abbiamo un rapporto strettissimo e non ci sono mai stati contrasti".