CLAUDIA MARIN
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Il Pil vola ma è allarme licenziamenti. "La ripresa non crea occupazione"

A pagare il prezzo più salto saranno i giovani. La pandemia selezionerà le aziende. In stallo il decreto che blocca le delocalizzazioni: spaventa le imprese

Situazione lavorativa, il sondaggio

Il Pil vola verso il 6 per cento, ma l’autunno dell’Italia nel guado dell’emergenza Coronavirus è fatto di crisi aziendali con licenziamenti in tronco o quasi (come nel caso di Gkn), lavoro che non torna ai livelli pre-pandemia, contratti brevi, stage, occupazioni sottopagate. Senza contare lo spettro della fine del blocco dei licenziamenti nel terziario, nei servizi e nelle piccole imprese, in programma per la fine di ottobre: un appuntamento che potrebbe rivelarsi ben più drammatico di quello di inizio luglio per le grandi imprese manifatturiere, se solo si pensa a come la crisi ha colpito ristoranti, alberghi, attività culturali...