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Il videomessagio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, 48 anni
L’atteso e per molti aspetti controverso decreto Bollette ha visto la luce. Vale 3 miliardi di euro: 1,6 miliardi per le famiglie, 1,4 miliardi per le imprese. Un pacchetto di risorse che si traduce in un contributo straordinario di 200 euro per i nuclei con Isee fino a 25 mila euro che può salire a 500 per chi già riceve il bonus sociale. Con la concessione di due anni in più per il passaggio al mercato libero dei vulnerabili. E misure di sistema per garantire più trasparenza.
MELONI CONTRO GIORGETTI "Una risposta immediata alla necessità del momento, ma anche scelte di lungo periodo", spiega la premier Giorgia Meloni, che dopo aver bocciato le prime bozze perché non abbastanza efficaci ora appare soddisfatta e ci mette la faccia in un video: questo è quello che serve all’Italia, "scelte coraggiose e strutturali". Negli stessi minuti di pubblicazione del video di Palazzo Chigi sui social (con Meloni seduta alla scrivania dove si nota una collezione di pupazzetti ed evidenziatori), il ministro dell’Economia e quello dell’Ambiente cominciano la loro illustrazione del provvedimento. La doppia comunicazione fa ripensare allo scontro di lunedì scorso, quando la premier fa rinviare l’approvazione del pacchetto perché non contenta del lavoro fatto dai due ministri e dai loro staff tecnici. "Oggi il governo ha stanziato 3 miliardi per fronteggiare il caro bollette – avvisa nel video – e ha dato il via libera a un altro importante provvedimento, per assicurare sicurezza energetica e indipendenza strategica all’Italia". La mossa della premier non passa inosservata. "Meloni ha umiliato Giorgetti e Pichetto", punzecchia Matteo Renzi. Il titolare del Mef, pungolato in conferenza stampa sulla gestazione difficile del decreto e il video di Meloni, svicola: "Io mi arrabbio solo quando perde il Southampton". Ma l’irritazione della Lega è nell’aria e Salvini marca il territorio sui social, dando il merito del decreto "all’impegno della Lega e del ministro Giorgetti".
IL PACCHETTO Le risorse "vengono dalla Cassa servizi energetici e ambientali", mette a punto Giorgetti, per evitare di "ricorrere a maggiore indebitamento". Per il caro-energia la soluzione individuata dal governo è un contributo straordinario da 200 euro per chi ha un Isee fino a 25mila euro. Arriverà nel secondo trimestre per chi l’ha già presentato (più avanti per le nuove dichiarazioni) e sarà concentrato sulla bolletta della luce. Lo avranno anche gli Isee fino a 9.530 che già percepiscono il bonus sociale: per loro l’aiuto complessivo "salirà fino a 500 euro", insiste la premier. Per cittadini e micro-imprese vulnerabili c’è anche il rinvio di 2 anni del passaggio al mercato libero. Per le imprese 600 milioni sono destinati alle agevolazioni per la fornitura di luce e gas alle Pmi. Alle imprese enregivore vengono anticipati i 600 milioni derivanti dalle aste Ets. Il decreto, di cui circola una bozza in 7 articoli ancora non definitiva, prevede anche norme per la trasparenza delle offerte, con multe fino a 155 milioni, e il rafforzamento delle sanzioni dell’autorità di vigilanza. "Assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%", spiega ancora la premier. "Oltre a un certo prezzo dell’energia – insiste – lo Stato ha deciso che rinuncerà all’Iva e destinerà l’eccesso dell’imposta alla riduzione delle bollette".
LE REAZIONI "Mancano misure strutturali", accusa la leader Dem Elly Schlein. Un "decretino", una goccia nel mare per famiglie e imprese, lo boccia il leader M5s Giuseppe Conte. Ma non mancano le riserve anche dalle imprese. "Confindustria considera positivamente il decreto legge bollette e il via libera la nucleare - spiega il presidente Emanuele Orsini –. Sono provvedimenti che vanno nella giusta direzione. Ma è una politica che va rafforzata lì dove sono i problemi di sistema: bisogna risolvere a Bruxelles il nodo delle speculazioni sul prezzo del gas". Bene il decreto, ma servono "interventi più incisivi e strutturali", fanno sapere da Confcommercio. Il provvedimento esclude le piccole attività, incalzano da Confesercenti. E anche le micro-imprese, insorgono da Cna.
Claudia Marin