Martedì 26 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Il brandy riaccende la guerra dei dazi. L’Europa ricorre al Wto contro la Cina

Bruxelles denuncia le restrizioni, ora Pechino ha 10 giorni per rispondere. Duro colpo alle prove di intesa

Il brandy riaccende la guerra dei dazi. L’Europa ricorre al Wto contro la Cina

Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il Commercio

In attesa delle mosse di Trump sul fronte del commercio internazionale, si infiamma la guerra dei dazi fra Europa e Cina. Ieri, la nuova offensiva di Bruxelles con la richiesta di consultazioni presso l’organizzazione mondiale del commercio (Wto) sulle misure antidumping decise da Pechino sulle importazioni di brandy dall’Europa. La tesi della Commissione europea è chiara: Pechino "non ha dimostrato che vi sia alcuna minaccia di danno per la sua industria del brandy, né che vi sia un nesso causale tra la presunta minaccia di danno e le importazioni di brandy dall’Ue" e "ha avviato il caso sulla base di prove insufficienti, contrariamente agli standard della legge del Wto".

Non ha dubbi il portavoce della Commissione Ue, Olof Gill: "Si tratta di misure infondate e siamo determinati a difendere l’industria dell’Ue dall’abuso degli strumenti di difesa commerciale". Insomma, si tratterebbe di una ritorsione in risposta ai dazi che l’Europa ha imposto sulle importazioni di auto elettriche cinesi che goderebbero, secondo le accuse di Bruxelles, di sussidi governativi sleali che distorcono il mercato e penalizzano i produttori europei. Dazi che sono entrati definitivamente in vigore l’11 novembre scorso.

La nuova mossa di Pechino, però, potrebbe compromettere definitivamente il dialogo con l’Europa per cercare di trovare un accordo complessivo sulle vendite delle e-car nel Vecchio Continente. I nuovi dazi di Pechino colpiscono principalmente i produttori francesi, tra cui i quattro maggiori di cognac al mondo: Hennessy, Martell, Courvoisier e Remy Martin. Il ministero del Commercio di Pechino ha reso note, oltre alla lista dei brand coinvolti, anche le aliquote: il 39% su Hennessy, il 38,1% su Remy Martin, il 30,6% su Martell e il 34,8% su Courvosier (Campari).

Tutti gli altri produttori sono destinatari di dazi al 34,8%. "Richiedendo consultazioni con la Cina, la Commissione rispetta il suo impegno a proteggere la nostra industria da accuse infondate e dall’abuso di misure di difesa commerciale", ha detto Valdis Dombrovskis, commissario per il Commercio. Ora Pechino ha a disposizione 10 giorni di tempo per rispondere alla richiesta europea. Nel caso in cui non si raggiungesse una soluzione, potrebbe essere richiesto un panel del Wto per decidere sulla questione.