C’era una volta l’agricoltore che toccava la terra, la annusava, magari, osservava le piante per capire quando irrigare. Adesso c’è un sistema che lo fa al posto suo. E l’agricoltore può seguire il tutto, e nel caso intervenire, semplicemente attraverso uno smartphone o il tablet.
Questa è l’idea, in sintesi, che si trova alla base del progetto IGuessMed, coordinato da CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), con la collaborazione dell’Università di Pisa, EVIA s.r.l. e Bioplanet s.c.a. Vincitore dei Bandi PRIMA 2019 per il settore Farming Systems, il progetto, a guida italiana, ha un budget di 1,6 milioni di euro e coinvolge altri tre Paesi del Mediterraneo: Spagna, Tunisia e Turchia.
Più nello specifico, il progetto consiste "nello sviluppo di un innovativo sistema di supporto decisionale – spiegano i responsabili – per le serre delle colture di pomodoro che permette la fertirrigazione efficiente e la gestione dei parassiti attraverso il controllo climatico basato sull’IoT (Internet of Things)". I dati e le informazioni raccolte vengono quindi trasferite in tempo reale agli agricoltori su tablet e smartphone.
"IGuessMed – spiega Alejandra Navarro Garcia, ricercatrice del Crea e coordinatrice del progetto, attraverso Prima innovation of tecnology – sarà in grado di gestire una fertirrigazione efficiente, prevedere malattie e parassiti e migliorare l’efficienza climatica nelle serre di pomodori, utilizzando solo l’acquisizione dei dati climatici e le informazioni di base sul sistema di coltivazione". Il tutto, quindi, fornendo migliori condizioni di lavoro, salubrità delle colture e riduzione dell’impatto ambientale.
Riccardo Bruni