di Elena Comelli
Il risparmio degli italiani sta cambiando e migra dai conti correnti verso lidi più sicuri, come dimostra anche il boom del Btp Valore, che nell’ultimo giorno di collocamento raccoglie 1,12 miliardi e chiude al livello record di oltre 18 miliardi. In base a un’analisi della Federazione Autonoma Bancari Italiani, nei primi tre mesi dell’anno il saldo totale dei conti correnti di famiglie e imprese italiane è calato di oltre 50 miliardi, toccando un minimo di 2.015 miliardi di euro a fine marzo. Nello stesso periodo, in base ai dati di Assogestioni, il risparmio gestito è salito di quasi 50 miliardi, dai 2.210 miliardi di fine dicembre 2022 ai 2.257 miliardi di fine marzo. La spinta principale di questa migrazione, secondo la Fabi, sono i tassi d’interesse. Si allarga sempre di più, infatti, la forbice tra l’andamento dei tassi applicati ai prestiti e ai mutui e gli interessi applicati su depositi e conti. Se i primi sono aumentati ampiamente, gli altri sono rimasti pressoché invariati, incalza la Fabi, dimostrando come agli istituti di credito "interessi poco premiare chi deposita la propria liquidità in banca".
Una realtà che trova conferma negli utili al 31 dicembre 2022 dei maggiori istituti di credito italiani, pari a 12,8 miliardi di euro, in aumento del 66% sul 2021, segno di ricavi in aumento, minore costo del credito e spese operative invariate.
Le banche restituiscano alla "clientela una parte di quei benefici, ottenuti dall’aumento del costo del denaro, alzando i tassi d’interesse sui conti correnti", chiede Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. La stessa richiesta era stata rivolta in maniera esplicita alle banche italiane anche dalla presidente della Bce Christine Lagarde, che la scorsa settimana ha dichiarato: "L’unico strumento che abbiamo per affrontare l’inflazione troppo alta sono i tassi di interesse. Ma se questi aumentano, i depositi e i risparmi dei cittadini dovrebbero essere remunerati di più. C’è bisogno di un dialogo tra banche e clientela". Per questo da tempo il governo parla di una tassa sugli extraprofitti bancari.
Nel frattempo, i risparmiatori italiani si proteggono da soli e migrano dai conti correnti verso i titoli di Stato. Il Btp Valore ha chiuso ieri i cinque giorni di collocamento con una raccolta record di 18,19 miliardi di euro, tanto che il Mef ha festeggiato "il risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, 654.675, in un singolo collocamento di titolo di Stato per i piccoli risparmiatori". Il titolo, che ha data di godimento 13 giugno 2023 e scadenza 13 giugno 2027, avrà un tasso annuale del 3,25% il primo e secondo anno e del 4% il terzo e quarto. Sono dunque confermati i tassi minimi annunciati dal Mef il 1° giugno.