Giovedì 26 Dicembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Guerra dei biscotti: Mulino Bianco perde il secondo round, salve (per ora) le “imitazioni” di Abbracci e Pan di stelle

Un primo provvedimento del tribunale di Brescia aveva dato ragione alla Barilla, ma adesso un altro collegio ha accolto il ricorso delle aziende che producono le copie dei celebri frollini

I biscotti accusati di plagio da Barilla

Roma, 1 aprile 2024 – È diventata una guerra senza esclusione di colpi la contesa legale che, da qualche mese, oppone Mulino Bianco e alcune aziende italiane, accusate di produrre e distribuire vere e proprie imitazioni degli arcinoti frollini Abbracci, Pan di stelle e Gocciole Pavesi (marchio di proprietà del colosso parmense Barilla, così come Mulino Bianco). Se, nel primo atto, il tribunale di Brescia aveva intimato a Tedesco (azienda produttrice) e a Sapori Artigianali (distributore) di interrompere la produzione e la vendita dei biscotti Amiconi, Gocciotti e Maramao (commercializzati con la marca ‘Il borgo del biscotto’), perché del tutto simili rispettivamente ad Abbracci, Gocciole e Pan di Stelle; pochi giorni fa, un diverso collegio del medesimo tribunale ha accolto il ricorso presentato dalle due aziende contro il primo provvedimento.

Cosa prevedeva il primo provvedimento

Il giudice di Brescia aveva intimato la sospensione della produzione a partire dallo scorso febbraio, con la possibilità di vendita dei prodotti solo fino a esaurimento scorte. Il provvedimento prevedeva anche una penale di 15 euro per ogni confezione prodotta o messa in commercio e 5mila euro per ogni giorno di ritardo di messa in pratica delle disposizioni. Secondo quanto si legge nell’atto, i biscotti di Tedesco e Sapori Artigianali potevano infatti ‘arrecare un pregiudizio alla Barilla in termini di svilimento dei suoi biscotti, in particolare laddove si consideri che i prodotti oggetto della contraffazione sono venduti a prezzo inferiore’. Per il collegio che, pochi giorni fa, ha firmato la revoca del provvedimento, invece, occorre tener conto del mercato di riferimento, ‘che vede molteplici produttori porre in vendita biscotti con forme del tutto simili’ a quelli della Barilla.

Terremoto nelle catene della Gdo

A proposito del mercato di riferimento, il primo provvedimento, emesso a fine gennaio, aveva fatto tremare i manager dei colossi della grande distribuzione organizzata, come Conad, Esselunga, Coop, Carrefour, Iper, Aldi e Lidl, che vendono – a un prezzo decisamente inferiore – decine di biscotti verosimilmente copiati da quelli del Mulino Bianco. I biscotti imitano non solo la ricetta (il che sarebbe ammissibile) ma anche la forma, le dimensioni, il colore e, in alcuni casi, l’aspetto della confezione. Tutti i consumatori sanno che i biscotti con gocce di cioccolato Esselunga, Coop, Conad, Carrefour si rifanno apertamente alle Gocciole Pavesi; così come i frollini alla panna, a forma di ciambella con un buco in mezzo, marchiati Esselunga, Coop, Conad, Carrefour, Aldi e Lidl, riproducono le Macine del Mulino Bianco. Lo stesso paragone si può ripetere con tanti altri tipi di biscotti, divenuti autentiche icone e, successivamente, riprodotti in versione ‘low cost’ da decine di aziende. È per questa ragione che Barilla ha deciso di intraprendere il percorso giudiziario finalizzato a tutelare i propri marchi e prodotti: gli esperti di mercato hanno parlato, infatti, di azione ‘simbolica’, dal momento che l’azienda Tedesco, con le sue vendite, non farebbe certo concorrenza a Mulino Bianco. Il vero scopo potrebbe, dunque, quello di creare un certo disagio alle grandi catene, che rischierebbero di essere convocate in tribunale e doversi difendere dall’accusa di avere copiato Mulino Bianco.

Quali saranno le prossime mosse?

Riabilitati dall’accusa di plagio, Maramao, Amiconi e Gocciotti potranno restare sugli scaffali almeno fino alla sentenza nel merito, che dovrebbe far calare (ma il condizionale è d’obbligo) il sipario sulla vicenda. La guerra contro i dolcetti ‘fake’ è, probabilmente, solo all’inizio.