Giovedì 21 Novembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Economia

Quanto guadagna una guardia medica? Stipendio, turni e mansioni

Le tariffe variano da regione a regione. In qualche caso sono state recentemente riviste al rialzo

Un medico

Un medico

Roma, 29 giugno 2023 – Turni notturni, nei prefestivi e nei festivi, che generalmente durano 12 ore ma che possono arrivare anche a 24: ecco il biglietto da visita servito sul tavolo di chi si appresta a scegliere la professione di guardia medica, un presidio di fondamentale rilevanza per la comunità, pensato per dare risposte ai pazienti durante le fasce orarie di assenza del medico di famiglia, ma che spesso viene messo in secondo piano da chi sceglie il giuramento di Ippocrate, proprio per via dei complicati turni di lavoro e dello stipendio riconosciuto.

Lo stipendio 

Le cifre riservate a chi opera in questo comparto variano da regione a regione: nel 2022 un ordine di grandezza indicativo era quello di circa 20 euro netti all’ora, traducibili in 1.700 euro al mese ed equivalenti a un montante annuo lordo che gravitava intorno ai 33.000 euro. A influire sui parametri però, oltre alle differenze territoriali, c’è anche l’anzianità di servizio, che può far oscillare l’asticella in basso fino a 1.300 euro netti al mese per chi è all’inizio del suo percorso lavorativo e in alto fin sopra i 2.000 per chi invece ha già maturato molti anni di carriera.

Rinnovi al rialzo

Negli ultimi mesi diverse realtà territoriali hanno però messo mano ai contratti, adeguando gli importi a favore dei lavoratori: la regione Marche per esempio sempre nel 2022 ha previsto un incremento orario superiore a 6 euro, che ha portato il compenso base alla soglia dei 30 euro nel caso si scelga di dare la propria disponibilità di servizio in una ‘sede scoperta’, indicata cioè come un luogo nel quale è stata registrata una carenza di medici. L’importo può salire anche fino a 40 euro all’ora nel caso in cui si scelga di fornire copertura a più di una sede scoperta.

I turni lavorativi

L’orario di lavoro inizia e finisce quando si rileva o si viene sostituti da un collega, questo ovviamente nell’ottica di non lasciare nessun momento senza ‘copertura’. Esempi standard di turni possono essere quelli che vanno dalle 20 alle 8 tutti i giorni, ferma restando però la necessità di fornire assistenza anche durante le ore diurne nei festivi e prefestivi

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Come si diventa guardia medica

Chi presta servizio di continuità assistenziale deve essere laureato in medicina e abilitato alla professione di medico. A questo punto è possibile iscriversi ai bandi, entrando a far parte di graduatorie le cui posizioni possono essere scalate più velocemente in caso di periodi di sostituzione di altre guardie mediche o di medici di medicina generale.

Le mansioni

La guardia medica deve garantire visite ambulatoriali e domiciliari e consulti telefonici (che in quest’ultimo caso vengono registrati). Può prescrivere farmaci di prima necessità, richiedere accertamenti o visite specialistiche urgenti, compilare certificati di malattia validi in ambito lavorativo che non possono però avere una durata superiore ai tre giorni, effettuare medicazioni varie e proporre ricoveri.

Chi si rivolge alla guardia medica

Il ruolo di questa figura è strategico nell’ambito del sistema sanitario, perché la guardia medica è chiamata a fare da filtro alle esigenze dei pazienti, in particolare nei momenti in cui gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta sono chiusi. L’emergenza pandemica è stata l’ennesima dimostrazione di quanto questo ‘filtro possa rilevarsi decisivo nell’ottimizzazione dei percorsi di cura. Il tutto senza dimenticare un aspetto chiave: il pronto soccorso degli ospedali è attivo 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. I casi di più impellente necessità possono e devono essere trattati chiedendo aiuto alle ambulanze o recandosi direttamente nella struttura sanitaria, che però per funzionare al meglio ha la necessità di operare in maniera fluida, ottimizzando i tempi a favore di chi ha reali necessità delle quali occuparsi a stretto (o strettissimo) giro.

Chi svolge il servizio di guardia medica fino a 24 ore settimanali può svolgere anche l’attività di medico di base: con l’ultima normativa approvata ieri potrà assistere fino a mille pazienti.