Roma, 15 gennaio 2025 – Il governo dà il via libera al disegno di legge annuale a favore delle piccole e medie imprese. E, insieme con una serie di misure di sostegno allo sviluppo di un asset centrale del sistema imprenditoriale italiano, arrivano la staffetta generazionale per la trasmissione del “sapere professionale” tra giovani e anziani, e lo stop alle recensioni online anonime delle attività economiche. Una misura attesa da tante categorie, che il ministro Adolfo Urso, regista del provvedimento, ha spiegato nelle settimane scorse in un’intervista a Qn. “Vogliamo tutelare la trasparenza del mercato – ha avvisato – e garantire una concorrenza davvero leale, soprattutto in settori come quello turistico e ristorativo, dove la reputazione è spesso determinante per il successo delle imprese. Le recensioni online sono ormai uno strumento fondamentale per i consumatori, ma la facilità con cui possono essere manipolate rischia di danneggiare sia gli utenti sia gli operatori economici”.
Il pacchetto Pmi ruota attorno a 19 articoli, che spaziano dalla moda alle start up e alle Pmi innovative, fino alla lotta alle false recensioni nella ristorazione e nel turismo. È di natura fiscale, nello specifico, l’incentivo riservato alle imprese che scelgono di sottoscrivere o aderire ad un contratto di rete: per due anni (nei periodi di imposta dal 2026 al 2028) una quota degli utili destinati al fondo patrimoniale comune, accantonati ad apposita riserva, concorre alla formazione del reddito – e quindi tassata – solo se è usata per la copertura di perdite di esercizio o se viene meno l’adesione al contratto di rete.
Per sostenere le Pmi della moda sono in arrivo fino a 100 milioni, mentre per favorire il ricambio generazionale, dal primo gennaio 2026 al 31 dicembre 2027, i lavoratori di aziende fino a 50 dipendenti con requisiti idonei ad andare in pensione di vecchiaia e anticipata entro il primo gennaio 2028 possono accedere al “regime di incentivo al part-time per l’accompagnamento alla pensione”. Il beneficio è concesso a condizione che per ciascun lavoratore cui viene concesso lo scivolo il datore di lavoro proceda contestualmente all’assunzione di un under35.
Uno dei cardini del provvedimento, al dunque, è la drastica stretta sulle false recensioni nei settori dalla ristorazione e del turismo. Il consumatore che dimostri di aver effettivamente usufruito del servizio può fare una recensione (“sufficientemente dettagliata”) entro 15 giorni dall’utilizzo del prodotto o del servizio. Il proprietario ha diritto alla replica, con la possibilità di cancellare recensioni false o “ingannevoli”: potrà far cancellare anche quelle “non più attuali”, trascorsi due anni dalla fruizione del servizio.