Sabato 22 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Palazzo Chigi, Mef e Bankitalia studiano il progetto "Bad Bank". Mano pubblica al 49 o all'81%

In discussione in queste ore il progetto 'Nuovo credito per la crescita'. La manovra ruota attorno alla Sga, Società gestione dell'attivo nata nell'estate 1997 grazie alla legge 588/96 per consentire il salvataggio del Banco di Napoli. Il Mef la rileverebbe da Intesa San Paolo. Capitale finale 3 miliardi

Pier Carlo Padoan (Ansa)

Roma, 4 febbraio 2015 - Si chiama 'Nuovo credito per la crescita' il progetto della 'bad bank che sta prendendo forma nel cantiere di Bankitalia, Tesoro e Palazzo Chigim, ovviamente tenendo informata la Bce, con lo scopo di alleggerire le 'sofferenze' del sistema Italia. 

TAPPE FONDATIVE - Secondo indiscrezioni di stampa, il fulcro dell'intera manovra ruota attorno alla Sga, Società gestione dell'attivo nata nell'estate 1997 grazie alla legge 588/96 per consentire il salvataggio del Banco di Napoli. L'utilizzo della Sga avverrà però in modo articolato visto che svolgerebbe anche il ruolo di servicer. La cessione delle sofferenze sarebbe preceduta dalla modifica degli assetti proprietari. Il ministero dell'Economia acquisirebbe da Intesa Sanpaolo il 100% della Sga per un prezzo pari al valore nominale (600 mila euro). Verrebbero poi deliberati uno o più aumenti di capitale destinati alla sottoscrizione delle banche cedenti, dello Stato, della Cdp, della Banca d'Italia e di eventuali investitori privati. A regime la nuova Sga avrà circa 3 miliardi di capitale. 

DOPPIO SCENARIO - A questo proposito sono ipotizzati due scenari. Il primo con la partecipazione pubblica (Mef, Cdp, Bankitalia) che si ferma al 49%, il secondo con una partecipazione pubblica all'81%, banche al 19%. Per rendere meno onerosa e complessa l'operazione, la cessione avrebbe a oggetto solo le sofferenze verso imprese (con e senza garanzia reale) superiori a una soglia minima di valore nominale (500 mila o 300 mila euro): ciò consentirebbe di contenere il numero di posizioni da trattare e il novero degli intermediari potenzialmente interessati.