Venerdì 26 Luglio 2024

Google licenzia centinaia di persone, colpa dell’intelligenza artificiale

L’annuncio fatto da un portavoce del colosso internet all’agenzia Reuters. Intanto l’avvocato della Corte di Giustizia Ue chiede la conferma della multa per 2,4 miliardi per Google

Roma, 11 gennaio 2024 – Anche i colossi di internet sono attenti a costi, e in questo ambito effettueranno alcune riduzioni di personale.

Google, controllata di Alphabet , ha annunciato che licenzierà centinaia di dipendenti in diversi team nell'ambito di un programma di taglio dei costi. Lo riporta Reuters spiegando che sono in uscita anche i co-fondatori di Fitbit James Park ed Eric Friedman.

Il colosso di weeb, Google
Il colosso di weeb, Google

Il gruppo – riporta un’agenzia di stampa Agi - ha detto che taglierà centinaia di posti nella controllata Voice Assistant, mentre alcune centinaia di ruoli verranno eliminati nel team hardware responsabile di Pixel, Nest e Fitbit e la maggior parte delle persone del team di realtà aumentata (AR) lascerà l'azienda. La riduzione del personale riguarderà anche centinaia di ruoli nel team centrale di ingegneria.

"Nel corso della seconda metà del 2023, alcuni dei nostri team hanno apportato modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio, e per allineare le loro risorse alle principali priorità di prodotto. Alcuni team stanno continuando ad apportare questo tipo di modifiche organizzative, che includono l'eliminazione di alcuni ruoli a livello globale", ha detto a Reuters un portavoce di Google. Il portavoce non ha specificato il numero di ruoli interessati.

La scure dei licenziamenti si abbatte anche su Google, dopo l'annuncio arrivato ieri sera da Amazon (che ha annunciato centinaia licenziamenti a Prime Video). Il colosso di Montain View sta tagliando centinaia di posti di lavoro nei settori dell'assistenza digitale e dell'hardware oltre che nel team di ingegneri. La decisione di ridurre i costi in questi comparti è legata alla concorrenza dell'intelligenza artificiale di Microsoft e OpenAI, creatore di ChatGPT, che stanno mettendo in crisi il core business di ricerca di Google.

Ma per Google ci sono altri problemi in vista. L'avvocato generale Juliane Kokott propone alla Corte di Giustizia Ue di confermare l'ammenda di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google per aver favorito il proprio servizio di comparazione di prodotti. Come stabilito dalla Commissione Europea e confermato dal Tribunale, Google ha infatti utilizzato “la propria posizione dominante nel mercato dei servizi di ricerca generale come leva per favorire il proprio comparatore di prodotti visualizzando in maniera preferenziale i suoi risultati”. Lo si legge in una nota della Corte. Le conclusioni dell'avvocato generale non vincolano la Corte.

"Esamineremo l'opinione dell'avvocato generale e attendiamo la decisione finale della corte. Indipendentemente dall'appello, continuiamo a investire nei nostri rimedi, che hanno funzionato con successo per diversi anni, e continueremo a collaborare costruttivamente con la Commissione europea". Lo afferma in una nota un portavoce di Google in merito al parere dell'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Ue di confermare l'ammenda di 2,4 miliardi di euro nei confronti Google.