Roma, 15 ottobre 2024 – Google ha firmato un accordo per utilizzare una flotta di piccoli reattori nucleari che genereranno energia per i data centre dedicati all’intelligenza artificiale. La compagnia tech si è rivolta a Kairos Power, che grazie al sostegno dell’azienda informatica metterà in funzione sei o sette nuovi reattori entro il 2035.
“Per accelerare la transizione verso l’energia pulita negli Stati Uniti, stiamo firmando il primo accordo aziendale al mondo per acquistare energia nucleare da più reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) che saranno sviluppati da Kairos Power”, ha spiegato Michael Terrell, Senior Director per l’Energia e il Clima di Google, sul sito della compagnia. Il primo mini reattore dovrebbe entrare in funzione “in modo rapido e sicuro” entro il 2030. Entro il 2035 se ne aggiungeranno altri sei, per una capacità totale di 5000 MW.
“Le soluzioni nucleari offrono una fonte di energia pulita, disponibile 24 ore su 24, che può aiutarci a soddisfare in modo affidabile la domanda di elettricità con energia priva di carbonio”, aggiunge Terrell. Il luogo in cui verranno collocati i reattori e i dettagli finanziari dell’accordo non sono stati rivelati.
I piani devono ancora essere approvati dalla Nuclear Regulatory Commission degli Stati Uniti e dalle agenzie locali prima di poter procedere. L'anno scorso, le autorità di regolamentazione statunitensi hanno concesso a Kairos Power il primo permesso in 50 anni per costruire un nuovo tipo di reattore nucleare e quest'estate l’azienda ha avviato la costruzione del suo reattore dimostrativo non alimentato in Tennessee.
Sono sempre di più le aziende tech che si rivolgono a fonti alternative di energia: l'avvento del cloud computing ha aumentato il consumo energetico dei principali attori del settore, come Google, Microsoft e Amazon, a causa dell'utilizzo di centri di stoccaggio dei server (data center), diventati ancora più essenziali con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale generativa. Secondo un report sull’AI pubblicato da Goldman Sachs a maggio, il consumo energetico globale dei data center aumenterà del 160% entro la fine del decennio.
Il nucleare, che è privo di emissioni di carbonio e fornisce elettricità 24 ore al giorno, è diventato una fonte molto attrattiva, che permette di tagliare le emissioni mentre si produce più energia. Tuttavia, i critici affermano che la produzione di energia nucleare non è priva di rischi e produce scorie radioattive di lunga durata.
Il mese scorso, Microsoft ha raggiunto un accordo per riavviare le operazioni presso l'impianto energetico di Three Mile Island, il luogo del più grave incidente nucleare avvenuto in America nel 1979. A marzo, Amazon ha dichiarato che avrebbe acquistato un centro dati a energia nucleare nello stato della Pennsylvania.