Martedì 24 Dicembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Giornali, nuovo appello al governo: "Ripristinare il sostegno all’editoria"

La Fieg: "Soddisfazione per l’impegno assunto dal vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani" .

L'intervista di Qn ad Antonio Tajani

Roma, 9 maggio 2024 – "Prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno assunto da Antonio Tajani, vicepresidente del consiglio dei ministri, a ripristinare il pieno sostegno all’editoria e auspichiamo che alle promesse seguano atti concreti, perché il settore ha assoluta necessità di risorse dopo che la quasi totalità delle misure introdotte dai precedenti governi sono state sospese". Così Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg, dopo l’intervista rilasciata da Tajani al Quotidiano Nazionale e pubblicata ieri mattina.

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Il consiglio generale della Federazione italiana editori giornali, che ieri ha tenuto una riunione sul tema, rinnova l’appello al governo e alle forze politiche a incrementare le risorse di sostegno all’editoria per contrastare la crisi del settore e per sostenere i processi di trasformazione tecnologica in corso. Dal vicepremier arrivano segnali rassicuranti. "Il governo e il mio partito si sono impegnati a ripristinare il pieno sostegno all’editoria", le dichiarazioni rilasciate al Qn. "Le misure straordinarie – precisa Tajani – erano state introdotte per sostenere la crisi pandemica e sono state sospese alla fine della pandemia, ma è evidente che le difficoltà non sono terminate e che un nuovo sistema di sostegni dovrà essere valutato dal governo. Il sostegno all’editoria è un sostegno alla democrazia italiana".

Già il mese scorso Fieg aveva riacceso un faro sull’andamento economico del settore. "Tutti i partiti siano coesi contro la cattiva informazione", l’appello del presidente Riffeser Monti. Appello raccolto da molti esponenti dei diversi partiti di maggioranza e opposizione – da Picierno a Calenda, da Centemero a Renzi, da Lisei a Mulè –, che dalle pagine di Qn si erano apertamente schierati a favore di un sostegno alla stampa e contro la disinformazione. Fenomeno, questo, particolarmente pericoloso in clima di campagna elettorale e in prossimità del voto per le europee. "I rischi più forti – precisava recentemente Ruben Razzante, docente di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano – arrivano dalla rete. La politica deve sostenere il settore dell’informazione".

"Il nostro Paese – precisa ora Tajani nell’intervista – ha un valido sistema di sostegni economici al mondo dell’editoria: ci sono aiuti diretti e indiretti che abbiamo confermato anche in presenza di un momento complesso dei conti pubblici. Certamente oggi i nuovi scenari, la forza preponderante del mondo digitale e degli "Over the Top", assieme con la riduzione degli introiti pubblicitari ci portano a dover rivedere alcuni parametri per tutelare il nostro sistema nazionale dell’informazione e per non far arretrare il nostro sistema democratico". Occorre fare in fretta. Anche perché l’arrivo dell’intelligenza artificiale rischia di compromettere il pluralismo.