Giovedì 29 Agosto 2024
ROBERTO GIARDINA
Economia

La Germania e il caso migranti, l’estrema destra fa paura. E il governo vara la stretta

Berlino annuncia le nuove misure dopo l’attentato di Solingen compiuto da un profugo siriano. Domenica si vota in due regioni della ex Ddr, dove Afd vola nei sondaggi. Scholz in difficoltà

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

Berlino, 30 agosto 2024 – Con quasi dieci anni di ritardo, infine a Berlino si trova un accordo per controllare l’emigrazione ed evitare attentati di profughi islamici. L’intesa tra i partiti al governo, socialdemocratici, verdi e liberali, è stata difficile e contrastata, raggiunta nell’emergenza. Venerdì scorso, a Solingen, un profugo siriano, durante una festa popolare ha sgozzato due uomini e una donna, e ferito in modo grave altri otto.

Issa al H., 26 anni, era già stato espulso, ma da quasi due anni risiedeva illegalmente in Germania. E si teme che la strage possa far guadagnare ancora voti all’AfD, il partito dell’estrema destra: domenica si vota in due regioni dell’ex Ddr, in Turingia e in Sassonia, e il 22 nel Brandeburgo, il Land che circonda Berlino, e i sondaggi sono già catastrofici per la Coalizione a Berlino.

Nel vertice, guidato dal Cancelliere Olaf Scholz, si è deciso che chi compie gravi reati, comunque passabili di una condanna a sei mesi, venga subito respinto, e che le espulsioni non siano solo minacciate, ma eseguite senza intralci burocratici (oggi, appena il 20 per cento viene espulso). Chi all’arrivo non ha diritto allo status di profugo non deve ricevere aiuti economici. Vietato portare armi da taglio alle feste popolari. Le aggressioni con armi da taglio sono state circa 14mila l’anno scorso, e quelle compiute da stranieri sono sei volte di più di quelle dei tedeschi.

Perfino la ministra degli Esteri, la verde Annalena Baerbock, adesso arriva ad ammettere che si possa espellere in casi particolari anche profughi siriani o afghani. Forse è troppo tardi per bloccare l’avanzata dell’estrema destra. Ma non tutti coloro che votano per l’AfD sono neonazi o razzisti. Secondo le analisi l’80 per cento vota per protesta. Se oggi la loro protesta sembra avere avuto effetto potrebbero tornare a votare per i partiti storici. In base ai sondaggi alla vigilia del voto, si prevede comunque una perdita drammatica per i partiti al governo.

In Sassonia, il Land economicamente più avanzato all’Est, la Cdu è in testa con il 32 per cento, seguita dall’AfD con il 30,5. Terzo il partito di Sahra Wagenknecht, fondato appena a gennaio, con il 13,4. Sahra è la moglie di Oskar Lafontaine, il fondatore della Linke, e ha lasciato il partito erede del Pc orientale per evitare di venire espulsa. Sostiene che non si possono lasciare alla destra alcuni temi come l’immigrazione incontrollata, ed è contro l’invio di armi all’Ucraina senza chiedere immediati colloqui di pace. L’Spd di Scholz è precipitata al sei, un punto sopra il minimo per entrare in Parlamento. I Verdi sono al limite, con il 4, i liberali cancellati con l’1.

In Turingia, è prima l’AfD con il 22, distaccata la Cdu con il 22, Sahara con il 18. L’Spd è poco sopra il 6, i Verdi e i liberali al 3. Nei due Lander sarà impossibile formare un governo senza l’AfD, e senza accettare l’aiuto di Sahra Wagenknecht. Un brutto segnale in vista delle elezioni nazionali, in programma nel settembre del 2025.