Offerte di lavoro indecorose, stage non retribuiti o con paghe da 400 euro al mese per occupazioni a tempo pieno. Di contorno una realtà in cui l’inflazione dilaga: nel mese di aprile, ha raggiunto la soglia dell’8,3%.
E anche il fattore climatico non lascia sereni chi volge lo sguardo al futuro. Non è un caso, quindi, che soprattutto le generazioni più giovani siano tormentate dal costo della vita in costante aumento e da stipendi miseri o lavori precari.
A legittimare le apprensioni giovanili sulle tematiche lavoro e futuro sono i dati dello studio ‘Deloitte Global GenZ and Millennial Survey’, condotto su un campione di oltre 22mila persone in 44 Paesi del mondo e su oltre 800 giovani in Italia, emerge che tra i GenZ e Millennial, 1 su 2 è in difficoltà economica, e che il 37% della GenZ e il 23% dei Millennial cerca di combattere con un secondo lavoro integrativo della prima fonte di reddito. Da ciò, l’aumento del costo della vita e l’inflazione, scatenate dalla pandemia e dalla guerra, risultano essere le preoccupazioni principali del 2022 per i Millennial e GenZ di tutto il mondo.
Tra i giovani sottoposti allo studio, solo 3 su 10 si trovano in una condizione stabile per programmare l’acquisto di una casa e la formazione di una famiglia: il 50% della GenZ e il 47% dei Millennial vive di stipendio in stipendio. Non fornendo certezze e prospettive future solide, il lavoro viene sostituito come “elemento fondamentale di identità”. In questo senso, la maggioranza dei giovani di oggi italiani (ma non solo) preferisce gli amici e la famiglia alla carriera. Così come anche la salute mentale ha acquisito un posto importante e decisivo nella fase di scelta della propria occupazione. Per tali ragioni, è sempre più comune la preferenza del lavoro a casa o ibrido (tra ufficio e abitazione), in modo tale da passare più tempo tra le mura domestiche.
In questo cambio di mentalità e di esigenze, probabilmente, anche l’emergenza climatica, che desta preoccupazioni nel 63% dei GenZ italiani, ha il suo peso. Preoccupazione in comune con le successive generazioni, soprattutto di fronte ai recenti disastri climatici.