Domenica 22 Dicembre 2024
VITTORIO BELLAGAMBA
Economia

Generazione Z, l’identikit dei giovani che cercano lavoro

Dall’analisi di Jobtech, prima agenzia per il lavoro digitale, emergono dati interessanti che permettono di tracciare in maniera chiara il profilo delle persone che cercano lavoro appartenenti alla GEN Z

Gen Z, l'identikit dei giovani che cercano lavoro

Gen Z, l'identikit dei giovani che cercano lavoro

Milano, 23 Agosto 2024 – In Italia il 20,7% delle persone che cercano lavoro appartengono alla Gen Z, ovvero coloro nati a partire dal 1996. Il dato di sintesi emerge dall’analisi condotta da Jobtech, prima agenzia per il lavoro completamente digitale. Lo studio di Jobtech prende in esame il primo semestre 2024 e mira a studiare le dinamiche che interessano domanda e offerta di lavoro, approfondendo i fattori che incidono sull’equilibrio tra le due e indagando al contempo i nuovi trend legati all’occupazione, ponendosi così come un Osservatorio privilegiato sul mondo del lavoro. La generazione Z si inserisce in un contesto lavorativo caratterizzato da oscillazioni mensili nei tassi di occupazione e disoccupazione: il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%, la percentuale più bassa da Dicembre 2008, mentre quello di occupazione è salito al 62,3%, considerando come tipologia di assunzione il tempo indeterminato. Inoltre, è cresciuta la percentuale di persone in cerca di lavoro del 3,8 % circa, ma a diminuire sono stati gli annunci di lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’indagine ha preso in esame i tratti distintivi di questa generazione che si affaccia ora al mondo del lavoro.

L’identikit della GEN Z e le sue tendenze

Partendo dalla situazione di genere, possiamo notare innanzitutto che nella Generazione Z la distribuzione è relativamente equilibrata, con una leggera predominanza di donne (11,1%) rispetto agli uomini (9,7%). A proposito invece del grado di istruzione, l’analisi evidenzia come il diploma di maturità sia la carta d’ingresso al mondo del lavoro per questa generazione: il 66,7% del campione analizzato possiede infatti il diploma, il 10,6% la laurea triennale, il 3,5 % la laurea specialistica o magistrale e il 18,1% la licenza media. Inoltre, secondo i dati in mano a Jobtech, l’interesse maggiore risiede nei settori horeca e retail, settori tradizionalmente associati a una maggiore e frequente richiesta di personale, molto appetibili nei confronti dei giovani che cercano percorsi che si possono conciliare con lo studio. Jobtech ha analizzato inoltre anche le tendenze dei job seeker per indagare la presenza di aspetti significativi e criteri distintivi che guidano e condizionano la ricerca dell’impiego: il 54% della Generazione Z è più propensa a lavorare nei weekend, il 20% del campione a lavorare di notte, il 49,8% a lavorare part time, evidenziando da un lato la disponibilità dei più giovani, disponibilità tuttavia diminuita rispetto allo scorso anno del 7%, fattore da cui traluce la volontà di preservare il tempo libero.

L’importanza del work life balance

Secondo i dati dell’indagine, la Generazione Z ha una media di circa due anni di esperienza lavorativa, dato che riflette il recente ingresso di lavoratori e lavoratrici di questa fascia di età nel mercato del lavoro. Un’esperienza limitata, tipica di una generazione ancora giovane e in fase di acquisizione di competenze. L’importanza del work life balance: equilibrare vita privata e vita lavorativa. La percentuale di persone disposte a lavorare nei weekend è in calo rispetto al primo semestre dell’anno scorso: i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro negli ultimi anni hanno ridisegnato le priorità di ciascuno e fatto riaffiorare nuove esigenze, tese al miglioramento dell'equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Lavoratrici e lavoratori di questa fascia di età, che in molti casi stanno ancora completando gli studi, tengono sempre di più al proprio tempo libero. Alla domanda “In quali aree le organizzazioni dovrebbero concentrarsi per favorire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti?”, il 28% della Generazione Z insiste sull’importanza di offrire la possibilità di lavorare da remoto.

L’importanza della flessibilità 

La ricerca di una migliore sinergia tra vita privata e vita lavorativa è sicuramente una delle maggiori leve nella domanda e ciò dovrebbe muovere le aziende verso modelli organizzativi maggiormente votati a politiche di welfare, nonché strategie aziendali misurate sulle persone. Appare così necessario ridisegnare il concetto di flessibilità, sempre più fondamentale nei processi di selezione e mantenimento delle risorse. “Cresciuta in un'era di rapidi cambiamenti tecnologici, la Generazione Z è sempre più portavoce di una visione del lavoro che enfatizza la flessibilità, l'innovazione e un forte equilibrio tra vita privata e professionale. Come agenzia per il lavoro, crediamo che il nostro ruolo sia fondamentale - e allo stesso tempo delicato - nell'agevolare il loro ingresso nel mercato occupazionale, offrendo strumenti e risorse che rispondano a queste nuove necessità. Solo così potremo costruire un futuro lavorativo solido e inclusivo, capace di valorizzare il talento e le competenze delle nuove generazioni (e non solo).” - dichiara Paolo Andreozzi, Founder & CEO di Jobtech.