Martedì 21 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Generali-Natixis, Donnet rassicura: la testa in Italia

Il protocollo d’intesa non vincolante, approvato lunedì da Generali e Natixis del gruppo Bpce, non mette a rischio la sovranità...

Philippe Donnet, ad Generali

Philippe Donnet, ad Generali

Il protocollo d’intesa non vincolante, approvato lunedì da Generali e Natixis del gruppo Bpce, non mette a rischio la sovranità finanziaria del Leone di Trieste. Lo ha ribadito ieri l’ad Philippe Donnet nella presentazione agli investitori: il "cosiddetto rischio di perdita di sovranità finanziaria è una battuta". La compagnia "resta in Italia e tutte le decisioni prese resteranno in Italia". In particolare, sottolinea, sui Btp le decisioni "spettano al Cda di Generali, così è e così resta".

Il nuovo colosso avrà 1.900 miliardi di masse gestite e 4,1 miliardi di ricavi. La joint-venture tra le controllate Generali Investment Holding (Gih) e Natixis Investment Managers (Nim) dovrebbe partire a inizio 2026, dopo le approvazioni delle Autorità coinvolte e del governo italiano per il ‘golden power.

Nicolas Namias, alla guida del gruppo transalpino delle banche popolari che controlla Natixis, ribadisce che l’operazione è limitata al risparmio gestito e non coinvolge le altre attività. "Stiamo creando un campione dell’asset management – afferma – e tutto il resto rimane nelle due compagnie, perché asset management e owner management (gestione proprietaria, ndr) sono due cose distinte". E prosegue: "Saremo in grado di sottoscrivere l’accordo definitivo solo dopo aver esaminato diverse questioni e consultando i rappresentanti dei lavoratori".

L’amministratore delegato di Bpce Namias sarà il presidente, affiancato da Donnet come vice. La guida operativa sarà affidata a Woody Bradford, amministratore delegato di Gih, mentre il suo omologo in Nim Philippe Setbon sarà il vice. La holding avrà sede ad Amsterdam (Paesi Bassi), mentre in Francia, Italia e Stati Uniti rimarranno gli ‘hub operativì. In consiglio siederà un egual numero di rappresentanti di Bpce e Generali, più 3 indipendenti individuati da entrambi. Dei 1.900 miliardi di masse gestite il 61% sarà in Europa, Francia e Italia incluse, il 34% in Nord America e il 5% in Asia e altri Paesi.

Trieste si impegna a contribuire con un capitale di avviamento di 15 miliardi in 5 anni nelle affiliate coinvolte nell’alleanza. Per l’agenzia di rating Moody’s "l’accordo l’accordo aumenterà subito del 10% gli utili di Generali nel risparmio gestito e accellelerà questa linea di business" anche se "tuttavia questa attività comporta anche dei rischi, in particolare rischi operativi".

Alberto Levi