Martedì 21 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Matrimonio Generali Natixis, nasce un colosso che gestisce 1.900 miliardi. Donnet: “Vantaggi per i clienti”

Con la joint venture si crea uno dei maggiori operatori globali al nono posto a livello mondiale per i fondi gestiti con 4,1 miliardi di ricavi

Accordo fra Generali e Natixis, nasce colosso da 1.900 miliardi

Accordo fra Generali e Natixis, nasce colosso da 1.900 miliardi

Roma, 21 gennaio 2025 – Era stato lungamente annunciato e alla fine è arrivato. Assicurazioni Generali e Bpce annunciano di aver firmato un Memorandum of Understanding non vincolante per la creazione di una Joint Venture tra le rispettive società di asset management, Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers.

Bpce (attraverso Natixis IM) e Gih deterrebbero ciascuna il 50% della società nata dalla combinazione, con equilibrati diritti di governance e controllo. Lo si legge in una nota.

Con la Joint Venture si crea uno dei maggiori campioni globali con 1.900 miliardi di asset in gestione, al nono posto a livello mondiale per Aum (Asset under management è una locuzione finanziaria che denota il valore di mercato di tutti i fondi gestiti da un'istituzione finanziaria – banche, fondi speculativi, ecc.- ) per conto dei propri clienti o degli investitori) e leader nell'asset management in Europa con 4,1 miliardi di ricavi; un operatore di scala rilevante nel mercato in rapida evoluzione dell'asset management, grazie alla presenza geografica complementare in Francia, Italia e Stati Uniti, alle competenze diversificate e all'ampia piattaforma di società affiliate e team di investimento di eccellenza; il primo operatore al mondo per AUM4 nella gestione di asset per la clientela assicurativa, con un chiaro percorso per continuare a sviluppare la piattaforma come leader globale ed espandersi ulteriormente nel segmento in crescita dell'asset management assicurativo per clienti terzi.

"La creazione di una Joint Venture con Bpce rappresenterebbe un'opportunità unica per dare vita all'asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale”. Lo afferma l'amministratore delegato di Generali Philippe Donnet sottolineando che nasce “una società con forti radici in Italia, Francia e Stati Uniti, in grado di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei clienti, guidata da Woody Bradford, Philippe Setbon, Nicolas Namias e me. Il nostro paese d'origine, l'Italia, e tutti gli altri mercati in cui serviamo i nostri clienti, trarrebbero vantaggio da una piattaforma di asset management ancora più solida e con rafforzate competenze di investimento, in grado di apportare reali benefici all'economia”.

La governance della nuova realtà che nasce dall'accordo tra Generali e Natixis prevede una "equilibrata struttura che riflette il controllo condiviso, con il Ceo di Bpce, Nicolas Namias, nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Ceo di Generali, Philippe Donnet, in qualità di Vicepresidente. Woody Bradford, attuale Ceo di GIH, ricoprirebbe il ruolo di Ceo della società e Philippe Setbon, oggi Ceo di Natixis IM, il ruolo di Vice Ceo”. È quanto riporta la nota diffusa oggi da Generali e Bpce.

"E' uno scherzo" che la joint venture sul risparmio gestito annunciata da Generali e Natixis possa dirottare i risparmi degli italiani in Francia. Lo ha sottolineato il ceo del Leone, Philippe Donnet, in conference call con i giornalisti. "Il nostro processo di investimento non sta cambiando, i risparmi degli italiani sono all'interno della compagnia assicurativa e la compagnia assicurativa resterà in Italia che valuterà gli investimenti. Il processo di decisione resterà in Italia", ha ribadito il top manager. Circa le posizioni di alcuni soci forti di Generali, come Delfin e Caltagirone, critici nei confronti dell'operazione, Donnet ha tagliato corto: "Non commento ipotetiche iniziative di alcuni azionisti".

Nella Joint Venture tra Generali e Natixis c'è un "potenziale per creare valore attraverso la solida combinazione degli asset apportati da Bpce e Generali e l'impegno di Generali a contribuire con capitale di avviamento pari a euro 15 miliardi, nonché attraverso sinergie e opportunità di crescita". Lo si legge in una nota.