Milano, 20 dicembre 2024 – Sono da sempre abbinati al Capodanno, in un rito universale col quale si accoglie in ogni angolo del Pianeta l’arrivo del nuovo anno. Eppure da alcuni anni il settore vive forti difficoltà, cali di importazioni, ed è minacciato da traffici illeciti e da scelte politiche che ne riducono l'uso nelle varie piazze italiane.
I dati dall’Associazione Pirotecnica Italiana
Il settore dei fuochi d’artificio è rappresentato in Italia, stando ai dati dell’Associazione Pirotecnica Italiana, da oltre 2mila aziende distribuite su tutto il territorio nazionale, e suddivise fra fabbriche di produzione, distributori all’ingrosso, negozi di rivendita e importatori. Tutto il settore nel complesso dà lavoro a oltre 10mila persone, generando un giro d’affari di almeno 600 milioni di euro. Eppure la situazione non è rosea, se si considera il traffico illegale che ogni anno vede tonnellate di prodotti sequestrati dalle forze dell’ordine, o incidenti in improvvisati scantinati dove si producono e confezionano prodotti non conformi alle norme di sicurezza, oppure ancora la scelta di sempre più amministrazioni comunali di farne a meno, in nome sia del rispetto degli animali, che soffrono e si spaventano per il rumore dei fuochi, sia dell’inquinamento che tali fuochi comunque producono, sia ancora per evitare incidenti e infortuni che capitano quando non se ne fa un uso responsabile.
La situazione in Europa
L’Unione europea nel 2023 ha importato 29.200 tonnellate di fuochi d’artificio da Paesi asiatici in particolare, per un valore di 90 milioni di euro. Si tratta di una cifra che è ben tre volte più bassa di quella che veniva importata fino al 2019. Dopo la pandemia da Covid-19, è calato in generale il budget investito nei fuochi d’artificio, che prima era pari a 264 milioni di euro, per un totale di 105mila tonnellate. Anche nel 2020 si era vista una diminuzione del business, con meno di 80mila tonnellate importate e un volume d’affari di 190 milioni di euro. Nonostante la tradizione sempre più diffusa di utilizzarli anche d’estate, a Ferragosto, o quella più recente addirittura di utilizzarli ai compleanni o in feste private, il settore segna il passo anche per la crescente percezione degli amministratori locali che si possa in qualche modo farne a meno, nonostante la loro bellezza e la tradizione che rappresentano. Il problema è solitamente l’uso indiscriminato che se ne fa, addirittura da minorenni, il che sarebbe vietato, o anche da adulti poco responsabili. Ecco a tal proposito alcune indicazioni per un corretto utilizzo dei fuochi d’artificio.
Vademecum sul corretto uso dei fuochi d’artificio
In un prospetto informativo della regione Lombardia sono state riassunte le norme per un corretto uso dei fuochi d’artificio, vediamole nel dettaglio: Acquista solo prodotti marcati CE completi di istruzioni di sicurezza e affidati solo a rivenditori autorizzati; gli spettatori devono stare ad un’adeguata distanza di sicurezza; tieni sotto costante controllo i bambini; in caso di incompleto funzionamento non tentare mai di riaccendere il prodotto; lascialo raffreddare a lungo; successivamente bagnalo con abbondante acqua senza mai portare alcuna parte del corpo sopra l’articolo; lascialo riposare a lungo prima di procedere al recupero con estrema cautela; prima dell’uso leggi attentamente le istruzioni sul prodotto e studiane il posizionamento alla luce del giorno; non utilizzarli sotto l’effetto di alcool; non modificare la struttura originale dei prodotti pirotecnici; non estrarre mai la polvere pirica e non collegare più articoli tra loro; accendi un solo prodotto alla volta tenendo gli altri fuochi d’artificio al riparo da eventuali scintille; durante l’uso non indossare indumenti infiammabili; trasportali e custodiscili in un luogo asciutto, lontano da fonti di calore e fuori dalla portata dei bambini; non fumare nelle vicinanze; non raccogliere e non tentare di riaccendere fuochi d’artificio abbandonati da altri.