Roma, 16 settembre 2024 – L’avvento dei social come strumento di comunicazione di massa porta con sé degli evidenti vantaggi, ma anche dei rischi concreti da tenere in considerazione. Nel campo degli investimenti, ad esempio, molti sono i presunti influencer che sul web sfruttano alcune tecniche di comunicazione per far investire, spesso in maniera sconsiderata, dei soldi ai loro follower in progetti dalla dubbio resa. Si tratta di coloro che vengono indicati con il termine di fuffaguru, dei soggetti che comunicano sui social il lusso sfrenato della loro vita e la possibilità di fare guadagni facili seguendo i loro consigli e iscrivendosi a dei corsi da loro tenuti. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno in grande ascesa, contro il quale l’Antitrust ha iniziato a muoversi.
Fuffaguru, chi sono e cosa fanno
I fuffaguru sono persone che utilizzano i social network per far credere ai propri follower che sia possibile avere guadagni facili utilizzando i loro consigli nel campo degli investimenti e della gestione quotidiana del denaro. Questi presunti influencer manifestano sui social un lusso sfrenato nella loro vita e ripetono costantemente che questo benessere sia frutto del loro differente approccio al mondo degli affari. Creano, di fatto, una soluzione molto appetibile agli occhi di chi fa fatica a far quadrare i propri conti alla fine del mese e ha il desiderio di risolvere le proprie problematiche.
Il fuffaguru spesso si mostra su auto e jet di lusso, facendo credere di avere una grande quantità di tempo libero e che tale condizione sia frutto delle sue scelte vincenti in tema di investimenti. Un quadro nel quale molti si trovano, tanto che sempre più sono le persone, specie i giovanissimi, che investono seguendo i consigli di questi influencer o si iscrivono ai corsi che gli stessi hanno realizzato per i propri fedeli follower.
Sulla carta non ci sarebbero problemi. C’è un esperto di investimenti che mostra e segue altri soggetti interessati ad avere successo in questo campo. Nulla di strano o illegale, se non fosse che i fuffaguru, in fede al loro appellativo, vendono consigli e metodologie inappropriate o per le quali non hanno competenze. Nei casi più gravi, dopo aver intascato la somma per un corso o una consulenza, i malcapitati non ottengono in cambio niente rimanendo dunque vittime di una classica truffa online.
L’Antitrust e la guerra ai fuffaguru
Vista la crescita del fenomeno dei fuffaguru, l’Antitrust ha deciso di avviare a luglio 2024 un’indagine che ha come bersaglio sei soggetti, che promettono guadagni facili e certi, che potrebbero aver messo in atto delle pratiche commerciali scorrette. Si tratta di Big Luca (Luca De Stefani), Luca Marani, Alessandro Berton, Hamza Mourai, Michele Leka e Davide Caiazzo.
È la prima volta che l’Antitrust apre un'istruttoria sui soggetti che svolgono attività di questo genere, palese segnale che il fenomeno sia in forte crescita e ci sia la necessità di porre un argine. Si teme che si tratti di un nuovo modo di intendere e sviluppare l’illegale, per il sistema italiano, sistema di marketing piramidale.
Come riconoscere un fuffaguru
L’Antitrust ha anche realizzato uno schema che può permettere ai consumatori di riconoscere i fuffaguru:
- sui suoi social rimanda su un sito che invoglia a lasciare i propri dati; - sui profili social si rimanda a un sito che invita esplicitamente a lasciare i propri dati; - nei suoi contenuti usa termini generici, senza scendere mai nei dettagli; - chiede una somma di denaro per accedere a un dato sistema; - il sistema proposto ha uno schema piramidale che prevede il reclutamento di altre persone per poter guadagnare.