"Il Gruppo Fs Italiane continua a registrare una crescita dei volumi di passeggeri che non corrisponde linearmente a una crescita del risultato aziendale. Questo è dovuto a diversi fattori, quali l’incremento del costo del personale per sostenere il piano di investimenti, il mancato adeguamento di contribuzione per i costi di manutenzione di RFI e dei contributi destinati ad Anas per le cosiddette Strade di rientro. A questi si aggiunge la necessità di accantonare un fondo rischi su Fse a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato". Così l’ad del Gruppo Fs, Stefano Donnarumma, a commento dei risultati del primo semestre.
I numeri mostrano un miglioramento dei principali margini economici rispetto al primo semestre 2023. I ricavi operativi sono pari a otto miliardi di euro (+13% vs il primo semestre 2023), l‘Ebitda a un miliardo di euro in crescita del 3% e un Ebit a 109 milioni di euro con una crescita del 10%, trainati in particolare dai risultati di Trenitalia, con una forte ripresa dei volumi in tutti i segmenti di business, e dal perfezionamento della vendita da parte di Fs Sistemi Urbani degli scali ferroviari di Milano Farini e San Cristoforo che hanno generato una plusvalenza di 118 milioni di euro. Il risultato di periodo presenta un saldo negativo per 199 milioni di euro "riconducibile principalmente all‘accantonamento a fondo rischi – per un importo pari a 153 milioni – connesso alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6983 del 5 agosto 2024 relativa alla società Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici Srl".
"L`azienda – continua Donnarumma – è solida per competenze e patrimonio, ma necessita di un rilancio con un approccio industriale per migliorare i livelli di servizio e di soluzioni per garantire i livelli di equilibrio economico-finanziario attesi. In questa direzione andrà il piano strategico in corso di elaborazione che sarà presentato entro l’anno".
Grazie anche all‘impulso del Pnrr, infine, gli investimenti raggiungono 7,4 miliardi di euro con un incremento dell’11%, in particolare di Rete Ferroviaria Italiana e Anas. La posizione finanziaria netta è pari a 13,2 miliardi di euro rispetto agli 11,2 miliardi di fine 2023.
Red. Eco.