Giovedì 26 Settembre 2024
VIVIANA PONCHIA
Economia

"Frode fiscale sull’eredità Agnelli" . Disposti sequestri per 74,8 milioni

Nel mirino della procura i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Ferrero e un notaio svizzero

"Frode fiscale sull’eredità Agnelli" . Disposti sequestri per 74,8 milioni

I fratelli Elkann, nipoti dell’avvocato Gianni Agnelli: da sinistra Lapo, Ginevra e John

Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. Per i fratelli Elkann, euro più euro meno, il conto ammonta a 74,8 milioni. Perchè la residenza svizzera di Marella Caracciolo forse era davvero era fittizia come ipotizza la procura di Torino. Almeno dal 2010 la vedova di Gianni Agnelli sarebbe vissuta in Italia mentre "un family office svizzero provvedeva a tutte le incombenze, dal ritiro della corrispondenza ai vari pagamenti". Con ovvie ricadute a livello fiscale.

A mercati chiusi scoppia la bomba: scattano i sequestri preventivi per la famiglia Elkann, al centro dell’imbarazzante inchiesta sulla successione ereditaria dopo la morte della nonna nel febbraio 2019 e sulle successive controversie tra la figlia dell’Avvocato, Margherita Agnelli, e i suoi tre figli John, Lapo e Ginevra. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso il decreto di confisca, che riguarda anche il commercialista Gianluca Ferrero – presidente della Juve, che però non è per nulla coinvolta nella vicenda – e il notaio svizzero Urs Robert Von Grueningen, mentre il nuovo procuratore capo Giovanni Bombardieri ha inviato una nota per spiegare in che modo le indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino abbiano legittimato il provvedimento.

I tre fratelli, con la consulenza dei due professionisti, sono accusati di dichiarazione fraudolenta mediante "artifici". Di essere cioè al centro di un disegno "volto a sottrarre l’ ingente patrimonio e i relativi redditi alle leggi successorie e fiscali italiane". Marella stava qui, ma risultava altrove. Un trucco non proprio inedito, la sorpresa sono i cognomi. Che però non hanno fermato gli investigatori: calcolatrice alla mano, e in base agli elementi a disposizione, hanno proceduto alla quantificazione dei redditi conseguiti e non dichiarati al fisco italiano dal 2015, ultimo anno utile ai fini dell’accertamento fiscale, oltre al patrimonio da assoggettare all’imposta su successioni e donazioni. Imposte sui redditi: "Irpef evasa per complessivi 42,8 milioni", anche qui euro più euro meno. Viene spiegato così: Marella Caracciolo, fra il 2015 e il 2019, "aveva una rendita vitalizia di 29 milioni e redditi di capitale per circa 116,7 milioni derivanti da attività finanziarie detenute da trust con sede alla Bahamas".

"Il sequestro eseguito in questi giorni – si legge in una nota diffusa dal collegio legale dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann – è un passaggio procedurale che non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti. Le circostanze di fatto come ricostruite dalla Procura non sono condivisibili e restiamo convinti di poter dimostrare l’estraneità dei nostri assistiti ai fatti addebitati".