Martedì 3 Dicembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Noleggio del fotovoltaico, pro e contro rispetto all'acquisto: la simulazione

Un business in crescita costante. Grenke Italia, uno degli operatori specializzati: aumenti pari a oltre +200% all’anno

Pannelli fotovoltaici a noleggio: i conti

Pannelli fotovoltaici a noleggio: i conti

Roma, 25 maggio 2024 – È un’opzione sempre più utilizzata, in particolare dalle aziende, che possono, così, beneficiare dei vantaggi dell'energia solare senza dover necessariamente acquistare l'impianto, né sostenere il necessario (e cospicuo) investimento iniziale. Parliamo del noleggio operativo di pannelli fotovoltaici: un business in costante crescita, tale da registrare aumenti pari a oltre +200% all’anno.

A fornire questi dati è Grenke Italia, uno degli operatori specializzati che offrono tale servizio, occupandosi della fornitura, gestione e manutenzione dell'impianto. Tutto questo a fronte di un canone mensile fisso da versare per il noleggio: l’azienda cliente ottiene così l'accesso all'energia solare (e ai relativi vantaggi) senza dover sostenere l’investimento iniziale per installazione e messa in funzione dell’impianto, ma solo una minima percentuale in acconto. Attenzione: non è un leasing, ma un vero e proprio noleggio, in cui il cliente si impegna a pagare un canone periodico per l’uso dell'impianto.

Il fotovoltaico in Italia: un quadro generale

Nel 2023 il nuovo fotovoltaico allacciato in Italia è stato di 5,2 Gwh. Il dato segna un incremento del 111% rispetto al 2022 (2,48 Gwh), secondo il rapporto rilasciato da Terna. A crescere è soprattutto il nuovo fotovoltaico di taglia commerciale e industriale. Gli impianti di taglia commerciale e industriale hanno coperto circa il 49% della potenza allacciata, mentre la restante parte, circa l’8%, è coperta dalle centrali con potenza superiore ai 10 MWp.

Gli impianti con potenza tra i 20 e i 200 kW allacciati a dicembre registrano un aumento del 117%. Le installazioni di taglia compresa tra 200 kW e 1 Mw arrivano invece a +182%. Bene anche le installazioni di potenza compresa tra 1 e 10 MWp, che a dicembre 2023 hanno registrato una crescita del 262%, grazie all’entrata in funzione di ben 51 impianti, per un totale di 134 Mw. Si segnalano anche cinque nuove centrali superiori ai 10 MWp nel mese di dicembre, per una potenza totale di 227 MWp. Complessivamente, a fine dicembre 2023 si contavano in Italia 1,6 milioni di impianti fotovoltaici, per una potenza cumulata di 30,2 GW.

I vantaggi del noleggio

Tra i pro del noleggio per l’azienda cliente, oltre al minor investimento iniziale, ci sono anche gli immediati sgravi fiscali: per i canoni versati è prevista, ogni anno, la deducibilità fiscale al 100%. I costi del noleggio operativo sono, pertanto, completamente recuperati nel tempo, grazie ai benefici derivanti sia dai risparmi in bolletta, sia dagli sgravi fiscali. Inoltre, una volta concluso il periodo di noleggio, il cliente ha anche la possibilità di diventare proprietario dell'impianto a un costo agevolato. In questo modo, l'azienda può godere dei vantaggi dell'impianto fotovoltaico durante il periodo di noleggio e, al termine, diventarne proprietaria senza ulteriori investimenti.

Un esempio pratico

Il cliente è una falegnameria che consuma 70.000kWh all’anno di energia elettrica, pari a 17.500 euro, circa 1.460 euro al mese (considerando un prezzo medio dell’energia di 0,25euro/W). Per ottimizzare la produzione e il consumo di energia dell’azienda, il cliente decide di optare per l’installazione di un impianto fotovoltaico con le seguenti caratteristiche: potenza impianto: 65 kWp, produzione stimata: 71.500kWh/anno, equivalente a 17.875 euro. Autoconsumo stimato: 70%, che consentirà un risparmio diretto in bolletta di 12.510 euro all’anno. Energia immessa in rete e gestita tramite lo ssp (scambio sul posto) da parte del gestore dei servizi energetici: 30%, che produrrà un accredito di 3.215 euro all’anno. Totale risparmio annuo: 15.725,00 euro. In fase contrattuale può essere definita una percentuale di deposito cauzionale a carico del cliente: il 5% dell’importo, corrispondente a 4.500 euro. Per quanto riguarda le rate mensili, sono state definite 84 rate da 1.400 euro, per un impegno totale di 7 anni. Il risultato finale è un impianto fotovoltaico, con 30 anni di produttività, al costo di 1.400 euro al mese: l'equivalente del corrispettivo di spesa mensile che oggi l’azienda spende in bolletta. Alla fine del servizio di noleggio operativo, il fornitore proporrà al cliente un’offerta di acquisto a costi agevolati e l’imprenditore potrà diventare, a tutti gli effetti, proprietario dell’impianto fotovoltaico.

Un’opzione adatta soprattutto alle Pmi

Il noleggio non condiziona il rating creditizio dell’azienda e consente a chi ne usufruisce di non preoccuparsi degli oneri di gestione riguardanti l’impianto. I canoni rimangono invariati per l’intera durata del contratto (mediamente, 5 o 7 anni) e non possono essere modificati. Un altro aspetto importante è la valorizzazione economica per l’energia che l’impianto genera in eccesso, cioè non destinata all’autoconsumo. Insomma, la sola spesa extra richiesta è quella legata al versamento della caparra, che al termine del noleggio sarà restituita.

Per queste ragioni, il noleggio operativo di un impianto fotovoltaico è un’ipotesi da prendere in considerazione specialmente per le piccole e medie imprese del nostro Paese, sulle quali grava la stretta creditizia e, di conseguenza, la difficoltà di reperire capitali per gli investimenti. Proprio le Pmi del canale cosiddetto ‘C&I’ (commercial & industrial), che richiedono tagli di operazioni in un range di valore compreso tra i 30mila e i 200mila euro (ma anche di taglio minore, come piccoli impianti e colonnine di ricarica), rappresentano il target principale di Grenke Italia. La società ha dichiarato di aver ricevuto, solo nel 2023, oltre 700 richieste, per un valore di circa 40 milioni di euro, e ha attivato nuovi contratti per circa 10 milioni di euro. Quanto alla sostenibilità ambientale, un impianto fotovoltaico di questo tipo consente di evitare l'emissione annuale di circa 35.000 kg di anidride carbonica, equivalente al risultato ottenuto piantando almeno un migliaio di alberi.