
La nave Bw Singapore approdata ieri a Ravenna e ormeggiata al terminale offshore di Snam, nell’ambito delle operazioni per la sicurezza energetica
La nave Bw Singapore ieri è approdata a Ravenna e alle 11.30 è stata ormeggiata al terminale offshore di Snam, a 8 chilometri dalla costa di Punta Marina. È il secondo dei due rigassificatori che, su mandato del governo Draghi, Snam ha acquisito per differenziare le forniture energetiche a seguito del conflitto russo-ucraino. Ha richiesto un investimento complessivo che supera di poco un miliardo di euro. Con la sua entrata in esercizio, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese - considerando tutti i terminali (PanigAglia, Piombino, Livorno, Cavarzere, Ravenna) – salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, un volume corrispondente a circa il 45% della domanda italiana di gas.
Una cifra, i 28 miliardi di metri cubi, uguale a quanto importato dalla Russia fino allo scoppio della guerra con l’Ucraina, oggi via tubo da Mosca non arriva più nulla. Di fatto, quindi, si tratta del completamento della strategia nazionale per la sicurezza energetica, un momento importantissimo. La nave, battente bandiera del Regno Unito, è arrivata da Cartagena in Spagna dopo cinque giorni di navigazione. La sicurezza del trasferimento è stata garantita dalla Guardia Costiera che è intervenuta dal suo ingresso nelle acque italiane e fino all’arrivo a Ravenna. Le operazioni di presa in carico e ormeggio sono state messe a punto in un piano, più volte simulato, elaborato dal direttore marittimo dell’Emilia-Romagna e comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna, Michele Maltese, condiviso con i servizi tecnico-nautici che sarebbero intervenuti. I piloti del porto sono saliti a bordo della Bw Singapore a circa 12 miglia dalla costa. "Siamo usciti alle 7,36 – racconta il capopilota Roberto Bunicci –, eravamo 4 piloti. Abbiamo proceduto come da rotte e andature prestabilite dagli studi di manovra, è andato tutto perfettamente, abbiamo sempre avuto il pieno controllo della situazione".
Quattro rimorchiatori della società Sers per un totale di 21 persone a bordo hanno agganciato la nave: "Siamo molto contenti – commenta il general manager Fabio Occhinegro – non ci sono state criticità, tutto è avvenuto come pianificato". Una volta accostata al terminal, otto ormeggiatori su due barche, in collaborazione con i colleghi di Venezia, hanno ‘passato’ i 18 cavi di ormeggio in acciaio con un carico di 100 tonnellate ciascuno, appoggiati su torri con una tenuta di 250 tonnellate l’una. "È stato un lavoro impegnativo, ma non abbiamo avuto nessun problema, siamo andati meglio delle aspettative", dice Alberto Antonelli, presidente del Gruppo Ormeggiatori. Terminate le manovre, alle 13, "i nostri mezzi – spiega Occhinegro – non sono rientrati in sede, resteranno sulle boe per garantire h24 assistenza alla Bw Singapore".
La nave è arrivata con una piccola quantità di gas naturale liquefatto, circa 10mila metri cubi, e da oggi inizierà le operazioni programmate dai protocolli e le fasi di test. A metà marzo le si accosterà la prima metaniera con un mezzo carico di 70-80mila metri cubi e questo sarà il primo trasferimento da nave a nave, che varrà come ulteriore collaudo degli impianti. L’impegno dei servizi tecnico-nautici sarà rafforzato fino a quando le società Rcm e Acciona non avranno completato entro il 2026 la costruzione della diga frangiflutti a protezione del terminale nel caso di condizioni meteomarine avverse.