Venerdì 20 Dicembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Fondo Fon.Te. chiude il 2024 con oltre 6 miliardi di patrimonio, gli iscritti crescono del 7%

La relazione annuale presentata al Senato. Soddisfatto dei numeri il presidente Grifoni: “Ma serve una seria riforma del sistema previdenziale complementare”

Maurizio Grifoni, presidente del Fondo Fon.Te

Maurizio Grifoni, presidente del Fondo Fon.Te

Roma, 19 dicembre 2024 – Il Fondo pensionistico Fon.Te. continua la sua crescita e chiude un 2024 molto positivo: con 45mila aziende associate e gli iscritti che superano i 290mila (+7%), con 19mila nuove adesioni al netto delle uscite. Il patrimonio gestito supera i 6 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2023 del 13%, dovuto anche dalla maggior contribuzione in entrata, che nel 2024 ha superato i 700 milioni di euro. Ammonta a 270 milioni di euro, invece, il capitale erogato nel 2024 in favore di oltre 22mila aderenti. Mentre gli investimenti si sono indirizzati su innovazione tecnologica, ricerca medicale, transizione ecologica e agrifood-tech, con l’allocazione di 30 milioni di euro in Venture Capital italiano, e la decisione di destinare 130 milioni di euro per la gestione di Fondi di Investimento alternativi internazionali.

Sono questi i numeri della Relazione annuale 2024 del Fondo Fon.Te., illustrata al Senato alla presenza del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e del Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto. Una Relazione che esamina il bilancio dell’anno 2024 e le proposte per valorizzare il ruolo della previdenza complementare nel contesto socioeconomico italiano.

“La presentazione al Senato della terza Relazione annuale di Fondo Fon.Te., uno dei più grandi Fondi negoziali italiani, è l’occasione per illustrare i risultati di un 2024 per noi molto positivo - spiega il Presidente del Fondo, Maurizio Grifoni - e per provare a far comprendere più in profondità il ruolo della previdenza complementare. Ciò che appare inevitabile è l’avvio di una seria riforma del sistema previdenziale di secondo pilastro, che migliori le agevolazioni di natura fiscale per renderla più accessibile a tutti, in particolare ai giovani lavoratori. Per il futuro, Fondo Fon.Te ha tanti progetti che vedranno la piena concretizzazione a partire dal 2025 su un orizzonte di medio lungo termine. Il nostro impegno resta immutato e con spirito innovativo continueremo ad assicurare il necessario contributo nella costruzione di un sistema previdenziale sempre più vicino alle persone e utile al futuro del Paese“.

Altrettanto soddisfatta la Direttrice generale del Fondo, Anna Maria Selvaggio: “Il 2024 è stato un anno estremamente positivo per il Fondo pensione Fon.Te.. Lo strumento della previdenza complementare comincia a diffondersi tra i nostri settori, c’è una maggiore consapevolezza, non solo da parte dei lavoratori ma anche delle aziende che, dopo la pandemia, hanno scoperto e valutato meglio i vantaggi derivanti dall’adesione alla previdenza complementare. È ovvio che il Fondo pensione Fon.Te. ha ancora una strada molto lunga da fare, ma siamo molto contenti e soddisfatti, anche perché come risulta da un’indagine che abbiamo promosso, emerge una grande fiducia nel Fondo e nel modo in cui vengono gestite le risorse che ci vengono affidate”.

Fondo Fon.Te., nato nel 1996 per la gestione della previdenza complementare del terziario, è ente no profit e dal 1° aprile 2022 ha allargato il proprio ambito di attività ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi.

Iscritti, la metà sono donne

Degli iscritti al Fondo Fon.Te. quasi il 50% è costituito da donne, un dato in netta controtendenza rispetto ad altri settori economici. I lavoratori con età compresa tra i 20 e i 34 anni rappresentano, invece, solo il 25% della popolazione iscritta. La fascia d’età compresa tra i cinquantacinquenni e gli over 65 raggiunge il 19% della platea degli aderenti.

Formazione e gestione finanziaria

Nel 2024 sono state gestite 30mila richieste di contatto telefonico e oltre 45mila pervenute via mail, mentre sono stati svolti oltre 60 incontri formativi – informativi con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui vantaggi del sistema di secondo pilastro. Il Fondo ha poi sviluppato e concluso un progetto di collocazione di sportelli della previdenza complementare. Sul fronte della gestione finanziaria, per il comparto Conservativo, con 1,8 miliardi di euro di capitalizzazione, si è registrato un rendimento del +4,8% a dodici mesi. Ottime performance anche per i comparti Sviluppo (+9,3%), Crescita (+10,6%) e Dinamico (+14,1%). Un importante driver strategico della gestione finanziaria di Fon.Te. resta anche nel 2024 la crescente allocazione in investimenti illiquidi.

Previdenza di secondo pilastro e progetti futuri

Da un’indagine promossa da Fon.Te. su come la previdenza complementare sia percepita dai lavoratori del settore terziario, è emerso che l’88,2% delle persone intervistate esprime forte preoccupazione sulla vita da lavoratore in pensione, nonostante solamente 1 su 3 si sia informata. Molti degli intervistati già aderenti, tuttavia, si dichiarano iscritti a un fondo pensione negoziale poiché questo infonde maggiore tranquillità, considerato che è stato istituito attraverso accordi collettivi tra datori di lavoro e organizzazioni sindacali.

Diversi i progetti di Fondo Fon.Te. in cantiere per il futuro. Dal 2025 sarà introdotto un meccanismo di life cycle, per ampliare l’offerta di investimento per gli iscritti e garantire la scelta automatica della linea di investimento in relazione alla fase del ciclo di vita e alla distanza dal momento del pensionamento. Verrà rafforzata l’infrastruttura tecnologica e amministrativa con l’implementazione della Generative AI, mantenendo alta l’attenzione ai rischi sulla sicurezza IT. È previsto anche l’avviamento del processo di adesione paperless, e Fon.Te. sarà il primo Fondo negoziale in Italia a offrire una soluzione di adesione senza scambi di documentazione cartacea, con l’utilizzo di firma elettronica digitale one shot a costo zero per l’aderente.