"Saranno gli under 30 a decidere il futuro": Alessandro Benetton, presidente di Edizione Holding, annuncia la nascita di una nuova Fondazione nel cui comitato scientifico, appunto, siederanno solo under 30. "Ad ispirarmi sono stati i miei figli", dice intervistato dal settimanale Grazia, dove appare fotografato proprio accanto ai suoi tre figli (Agnese di 24 anni, Tobias di 21 e Luce, che ne ha 17) nella casa di Ponzano Veneto. "La mia priorità – dice – è che siano felici. Cerco di lasciare sempre spazio al dialogo alla pari, senza però che questo confonda il mio ruolo".
La Fondazione, spiega ancora Benetton, "nasce dal desiderio di dare ai giovani certezze, anche economiche. Non più solo isolati, filantropici, atti generosi, ma azioni strutturali su inclusione sociale, sostenibilità, terzo settore". Si parte nel 2025 "con progetti da finanziare, all’inizio in Italia ma poi anche all’estero, nel campo dello sport e della formazione coinvolgendo aziende di Edizione, da Mundys ad Aeroporti di Roma. L’obiettivo è avere più scuole ristrutturate e digitali, promuovere il merito attraverso la collaborazione tra università italiane e straniere, permettendo a ragazzi capaci ma senza risorse di studiare; avviare progetti culturali per concorsi tra giovani artisti, che esibiranno le loro opere nei nostri aeroporti", spiega l’imprenditore, ricordando che già oggi l’aeroporto di Fiumicino ospita l’acceleratore di start up Innovation Hub dove "i ragazzi che ci lavorano hanno ideato nuovi sistemi di telecamere, app per snellire le code, servizi relativi ai bagagli. Hanno dimostrato che si possono intercettare aree di miglioramento anche nelle realtà più solide".
Secondo l’imprenditore, "il più efficace sistema di educazione è l’esempio, quello che si trasmette vivendo davanti a loro, lavorando senza trasgredire a certe regole morali". Benetton ha consigliato ai suoi figli "di scegliere sempre il futuro, mantenendo una buona memoria del passato. Per scoprire il proprio talento, per migliorarsi come persone, bisogna uscire dalla comfort zone, perché i privilegi vanno riconquistati ogni volta. Prendersi delle responsabilità, anche di fallire, è un atteggiamento maturo, e sono felice che anche i miei figli vivano con questo modello le loro occasioni".
Rispondendo a una domanda sulla decisione dei suoi figli di vivere con lui dopo la separazione, Alessandro Benetton spiega: "Stando con loro da solo, oltre a rendermi conto della fatica che fanno le donne che lavorano fuori e dentro casa, ho capito quanto i ragazzi siano felici di condividere tempo di qualità. Durante il lockdown abbiamo cucinato, giocato, fatto sport, parlato dei loro problemi e perfino di crisi sentimentali. Questo mi ha cambiato profondamente. Mi ha reso più paziente".
Elena Comelli