Martedì 23 Luglio 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Fisco amico, sprint del Governo: sanzioni light e meno burocrazia. Il viceministro: siamo alla svolta

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ai primi tre testi unici che riorganizzano le tasse. Dichiarazioni infedeli e violazioni di fatturazione punite al 70% della maggiore imposta dovuta

Il viceministro dell'Economia, Leo

Il viceministro dell'Economia, Leo

Roma, 23 luglio 2024 – Per il viceministro dell’Economia, con la delega per il fisco, Maurizio Leo, si tratta di una vera e propria "svolta". Ieri, il Consiglio dei ministri, ha dato il via libera ai primi tre testi unici delle tasse che, di fatto, riorganizzano e mettono a sistema tutte le novità sul fronte delle imposte approvate negli ultimi mesi, dal riordino delle sanzioni alle nuove regole sui reati minori, dai tributi erariali alla giustizia tributaria. "Provvedimenti che razionalizzano e coordinano le norme esistenti che porteranno al sistema e ai contribuenti un beneficio generalizzato – aggiunge Leo –. Il governo, dunque, ribadisce il proprio impegno a lavorare per un sistema fiscale più chiaro, equo ed efficiente, che possa sostenere la crescita economica del Paese e favorire lo sviluppo". Ma che cosa prevedono i testi unici approvati ieri? E quali saranno i vantaggi per il contribuente?

Sanzioni meno pesanti

Il testo unico relativo alle sanzioni è composto da otto capitoli suddivisi in tre parti. La prima riguarda le sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie. L’obiettivo è stato quello di conciliare il sistema repressivo con il principio della proporzionalità. Ad esempio, l’infedele dichiarazione (imposte sui redditi, IVA, IRAP, 770) non sarà più sanzionata dal 90% al 180% ma in misura fissa del 70%. Lo stesso per le violazioni in tema di fatturazione. Eliminato anche l’aumento del terzo per i redditi prodotti all’estero, Inoltre, le indebite compensazioni di crediti inesistenti non saranno più sanzionate dal 100% al 200% ma in misura fissa del 70% mentre gli omessi versamenti non saranno più sanzionati con il 30% dell’imposta, ma con il 25%. La seconda parte è invece dedicata al riordino delle sanzioni penali, con la previsione di linea più morbida in caso di evasione per necessità. Nessuno sconto, invece, in caso di frodi e altri tipi di violazioni gravi.

I tributi erariali

Il governo mette ordine anche nella giungla dei tributi erariali con un testo unico che si compone di due parti. Le norme riguardano imposte di diversa natura, da quelle in materia assicurativa al peso fiscale su aeromobili e aerotaxi arrivando fino al canone Rai. Fra gli obiettivi della semplificazione anche quello di indirizzare la lotta all’evasione fiscale locale sempre più verso l’utilizzo delle banche dati. Prevista inoltre la semplificazione degli adempimenti dichiarativi, leitmotiv di tutte le riforme. Rinviate, invece, le disposizioni relative alla Sugar e Plastic tax.

La giustizia tributaria

Anche il settore della giustizia tributaria si è rifatto il look, con il riordino e il coordinamento di tutti i procedimenti legati al Fisco. Nel frattempo, nei primi sei mesi del 2024 è notevolmente cresciuto il contenzioso tributario. Secondo gli ultimi dati disponibili, tra gennaio e giugno le nuove cause di prima istanza presso le Corti tributarie sono state 109.727, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso sono state 81.564. Un aumento del 34,53% che sembra avere almeno due responsabili, l’abrogazione della mediazione e la definizione agevolata. "La semplificazione normativa e l’ordine nel sistema impositivo sono priorità strategiche per rendere l’Italia un Paese più attrattivo per gli investimenti e più competitivo a livello internazionale – ha concluso il viceministro, Leo –. Ed è con questo spirito che continueremo a lavorare, consapevoli che un quadro normativo chiaro non è solo fondamentale, ma ci allinea alle principali economie europee".