La Corte di Giustizia Ue dopo dieci anni di ricorsi dà ragione a Fininvest e a Silvio Berlusconi, restituendo alla holding della famiglia la piena disponibilità della quota di circa il 30% in Banca Mediolanum. Nel concreto significa che Fininvest potrà tornare a votare con tutto il pacchetto azionario in assemblea ed esprimerà di nuovo componenti nel Cda della banca guidata dai Doris. E il Biscione ha un altro motivo per festeggiare: Mfe-Mediaset continua a mettere a segno utili notevoli, oltre 100 milioni nel primo semestre, con la Borsa che ha premiato il titolo fino a un boom finale del 15%.
"È il giorno della vittoria, una vittoria senza se e senza ma. Una vittoria davvero totale, che fa piazza pulita di 10 anni di iniziative ingiuste e prive di fondamento". Commenta così Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, la sentenza che ha annullato la decisione della Bce dell’ottobre 2016 di negare a Silvio Berlusconi di detenere una quota superiore al 10% della banca per mancanza dei requisiti di onorabilità dopo la condanna per frode fiscale del 2013, poi annullata dal Consiglio di Stato. "Meglio tardi che mai, dice il proverbio. Ma è anche il giorno della soddisfazione: le polemiche devono restare fuori dalla porta. E comunque si guardi questa vicenda, finalmente possiamo dire che giustizia è fatta", conclude la figlia in una nota nella quale Fininvest esprime "soddisfazione" per la sentenza, ritenuta piuttosto probabile dopo la richiesta in questo senso dell’avvocatura Ue.
Nessuna particolare ripercussione sul titolo Mediolanum, che in Borsa a Milano ha chiuso una seduta piuttosto tranquilla in aumento dell’1,6% a 11,2 euro, mentre è stata una giornata di fortissima crescita per Mfe-Mediaset. Il titolo B del gruppo televisivo, quello più rappresentativo con dieci diritti di voto, ha infatti concluso con una corsa del 15,2% a 4,55 euro, mentre l’azione A è salita del 14% a quota 3,22.
Nei primi sei mesi dell’anno il gruppo televisivo ha registrato infatti un utile netto di 104 milioni, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023, con ricavi netti consolidati a 1.476 milioni (+7%). E per l’intero 2024, Mfe "conferma l’obiettivo di mantenere un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati nettamente positivi, la cui entità dipenderà principalmente dal livello della raccolta pubblicitaria dell’ultimo trimestre".
Red. eco.