Lunedì 17 Marzo 2025
ANDREA TELARA
Finanza e Risparmio

Spotify svolta e trova l’utile. Investimenti in innovazione

LO SCORSO ANNO, DOPO una lunga esperienza nell’azienda iniziata nel 2019, Francesca Tremolada (nella foto in alto) è stata nominata...

LO SCORSO ANNO, DOPO una lunga esperienza nell’azienda iniziata nel 2019, Francesca Tremolada (nella foto in alto) è stata nominata...

LO SCORSO ANNO, DOPO una lunga esperienza nell’azienda iniziata nel 2019, Francesca Tremolada (nella foto in alto) è stata nominata...

LO SCORSO ANNO, DOPO una lunga esperienza nell’azienda iniziata nel 2019, Francesca Tremolada (nella foto in alto) è stata nominata general manager per l’Europa di Spotify, la più importante piattaforma per l’ascolto di podcast e di brani musicali, che nel 2024 ha chiuso per la prima volta i bilanci in utile. Possiamo fare un primo bilancio della sua esperienza nel suo nuovo incarico?

"Il bilancio è certamente molto positivo: ho avuto la fortuna di ereditare la gestione europea di un business in forte crescita, tanto che abbiamo recentemente celebrato il primo intero anno di profittabilità per l’azienda. Questo mi ha dato la possibilità e la serenità per lavorare in maniera concreta su due fronti prioritari: da un lato la costruzione di un piano per questo 2025 e per i prossimi anni in nome della continua ottimizzazione di ricavi e crescita in innovazione, dall’altro il consolidamento di una visione di team che può vantare un numero incredibili di talenti, diversi tra di loro, ma accomunati dai valori e da un forte senso di appartenenza. Abbiamo la consapevolezza di essere parte di una stessa “band“, come ci piace definirci in Spotify, e per questo dobbiamo lavorare in sincrono per far sì che il 2025 sia un anno di grande accelerazione".

Quali le caratteristiche specifiche degli utenti italiani? "Il mercato italiano ha confermato, anche nel 2024, il ruolo da protagonista giocato dall’offerta musicale locale, una caratteristica che vale anche per molti altri paesi europei. In Italia a comporre le prime posizioni delle chart sono principalmente artisti urban, ma sarebbe riduttivo fare riferimento esclusivamente agli artisti in cima alle classifiche per descrivere le abitudini di ascolto dei nostri connazionali. Se consideriamo i risultati di Wrapped 2024 e scendiamo sotto le primissime posizioni, vediamo che gli ascoltatori spaziano dalla dance all’indie, dai grandi nomi internazionali fino ai classici come Battisti, De Andrè, Vasco. Nomi, questi, che continuano a unire le generazioni a prescindere da piattaforma e supporti e, in termini di ascoltatori mensili su Spotify, in Italia sono assolutamente paragonabili agli artisti "del momento". E poi pensiamo a Sanremo, che offre una vetrina unica ad artisti in certi casi lontani dal mainstream, ma che improvvisamente diventano popolarissimi e frantumano record anche su Spotify: non esiste in nessun altro paese un evento con un impatto come il Festival. Guardando invece al consumo di podcast, in Italia nell’ultimo anno si è registrata una crescita importantissima, con un aumento degli ascoltatori del 40% rispetto al 2023. Nel nostro Paese quasi un utente su tre ascolta regolarmente podcast su Spotify".

Per la prima volta, Spotify ha chiuso un esercizio in utile. Possiamo commentare questi risultati? "L’anno appena concluso è stato molto forte, chiuso con un trimestre oltre le aspettative, e questo ci dà margine di manovra anche per i prossimi anni. La crescita registrata non è attribuibile a un singolo elemento, ma è il risultato dei miglioramenti su cui abbiamo lavorato nel corso degli ultimi due anni, e della continua innovazione su cui non abbiamo mai smesso di investire. Nell’ultimo trimestre 2024 abbiamo migliorato la piattaforma in aree come video e audiolibri, e molte altre novità arriveranno nel corso del 2025. Stiamo continuando a investire in nuove esperienze musicali sulla piattaforma, portando avanti parallelamente una riflessione continua su nuovi modi per avvicinare fan e artisti. Vogliamo migliorarci, perseguire nuove opportunità nel contesto di un’industria in crescita: i nuovi livelli di efficienza raggiunti lo scorso anno ce lo permettono, crescendo in modo sostenibile".

Quale significato ha una tecnologia come l’Intelligenza artificiale (IA) per una piattaforma come la vostra? "L’IA migliora l’esperienza di ascolto rendendola più personalizzata e accessibile. Le raccomandazioni personalizzate facilitate dall’intelligenza artificiale aiutano infatti gli utenti a scoprire nuova musica e podcast che potrebbero non trovare altrimenti, aumentando così il loro coinvolgimento Abbiamo creato prodotti come AI DJ e Daylist che funzionano esattamente in questo modo, offrendo esperienze personalizzate agli utenti e avvicinando i fan agli artisti. AI DJ, per esempio, è una guida personalizzata basata sull’intelligenza artificiale che fa leva sulla conoscenza dell’utente e dei suoi gusti per offrire sempre la giusta traccia. Daylist: è invece una playlist che, partendo dall’assunto che nel corso della giornata il nostro umore è soggetto a cambiamenti, si aggiorna automaticamente per riflettere le diverse versioni di noi stessi, modificando le tracce e i titoli, ogni volta con un mood diverso. Infine, mi preme sottolineare che gli investimenti nell’IA di Spotify sono orientati anche a garantire che queste tecnologie siano usate in modo etico e responsabile, con team di ricerca dedicati ad analizzare i potenziali rischi e le opportunità nell’utilizzo di tali metodologie e strumenti".

Per cosa si caratterizzano i recenti accordi che avete siglato con Universal e Warner? "L’obiettivo di Spotify è sempre stato quello di riportare l’industria musicale a prosperare, garantendo al contempo che gli artisti e gli autori potessero essere adeguatamente ricompensati, sulla base e in proporzione alla loro capacità di coinvolgere il pubblico sulla piattaforma. Abbiamo da poco annunciato di aver contribuito nel 2024 per oltre 10 miliardi di dollari agli introiti complessivi dell’industria musicale, una cifra che nessun altro attore ha mai raggiunto".