Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

"Sarà un 2025 sotto il segno delle politiche fiscali Usa"

PRIMA GLI STATI UNITI, poi l’Europa e infine i paesi emergenti, seguiti dal Giappone e dal resto dell’Asia. Ecco l’ordine...

PRIMA GLI STATI UNITI, poi l’Europa e infine i paesi emergenti, seguiti dal Giappone e dal resto dell’Asia. Ecco l’ordine...

PRIMA GLI STATI UNITI, poi l’Europa e infine i paesi emergenti, seguiti dal Giappone e dal resto dell’Asia. Ecco l’ordine...

PRIMA GLI STATI UNITI, poi l’Europa e infine i paesi emergenti, seguiti dal Giappone e dal resto dell’Asia. Ecco l’ordine di preferenze per i mercati azionari espresso nelle scorse settimane da Eurizon, la maggiore società di gestione del risparmio in Italia, che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo. Prima delle feste natalizie, il responsabile Macro Research di Eurizon, Andrea Conti (nella foto), ha presentato lo scenario atteso sulle piazze finanziarie internazionali per i prossimi mesi, dopo un 2024 considerato "perfetto", visto l’andamento tonico dell’economia e i rendimenti positivi raccolti dagli investitori, sia con le azioni che con le obbligazioni. Cosa aspettarsi nel 2025? La risposta varia a seconda del mercato di riferimento. Sui listini azionari, i prezzi di molti titoli sono indubbiamente un po’ tirati dopo una lunga fase di rialzi, soprattutto negli Usa. Tuttavia, secondo Eurizon, la crescita degli utili delle aziende quotate in Borsa è ancora un elemento di sostegno per le azioni. L’unico punto interrogativo è legato al neo presidente americano, Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio. "Il principale tema di attenzione nel nuovo anno saranno le decisioni dell’amministrazione Usa nella politica fiscale e commerciale", sostiene Conti, che sottolinea come "gli investitori si aspettino da Trump misure di supporto alle imprese e ai profitti". Tuttavia, fanno notare gli analisti di Eurizon, non va escluso un rischio: "Se lo stimolo fiscale della Casa Bianca fosse troppo forte, potrebbe avere come effetto un surriscaldamento dell’economia e una risalita dell’inflazione". Dunque, non è escluso che le incognite sulle politiche di Trump portino un po’ di volatilità nei prezzi delle azioni statunitensi nel breve periodo. Il quadro di fondo resta però positivo e gli Usa sembrano avere una marcia in più, poiché l’aumento dei profitti delle aziende d’oltreoceano rimane più stabile che in altre aree geografiche del globo.

Lo scenario è un po’ diverso, invece, nel settore obbligazionario. Qui é importante il ruolo giocato dalle maggiori banche centrali, la Federal Reserve negli Stati Uniti e la Bce in Europa. Alzando con decisione i tassi di interesse negli anni scorsi, le banche centrali sono riuscite a riportare sotto controllo l’inflazione. Dopo questo successo hanno poi invertito la rotta riabbassando nuovamente il costo del denaro, aprendo uno scenario favorevole alle obbligazioni. Tirando le somme, gli analisti di Eurizon pensano che i bond scontino già nei prezzi gli ulteriori tagli dei tassi delle banche centrali ma offrano comunque dei rendimenti interessanti, mediamente superiori all’inflazione. Si tratta di una qualità tutt’altro che trascurabile poiché significa che gli interessi liquidati dalle obbligazioni sono oggi in grado di proteggere il portafoglio dagli effetti dell’aumento dei prezzi, che ogni anno erode il potere d’acquisto e la ricchezza dei risparmiatori.

Non tutte le obbligazioni, però, a detta di Eurizon vanno messe sullo stesso piano. Prima della fine del 2024, la casa di gestione che fa capo a Intesa Sanpaolo ha espresso una posizione "neutrale" sui titoli di stato americani e su quelli tedeschi e una posizione favorevole invece ai bond governativi dei cosiddetti paesi europei "periferici", in particolare i Buoni del Tesoro italiani. Nel 2024, lo spread Btp/Bund, cioè il differenziale di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi è sceso già da 160 a 110 punti base (da 1,6% a 1,1%), testimoniando una maggiore fiducia degli investitori verso i nostri Buoni del tesoro. Il momento favorevole, tuttavia, per Eurizon non è ancora terminato.