Mercoledì 17 Luglio 2024

Quelle trappole sui mercati e la rotta certa per evitarle

J.P. Morgan AM consiglia di cercare valore sulle borse europee, evitando l'ottimismo e diversificando il portafoglio. Favoriti i bond societari e i titoli delle small cap europee, mentre l'Estremo Oriente richiede cautela. La crescita economica in Europa supporta i titoli di stato periferici.

Quelle trappole sui mercati e la rotta certa per evitarle

Quelle trappole sui mercati e la rotta certa per evitarle

"TROVARE VALORE, evitando le trappole". È il titolo scelto da J.P. Morgan Asset Management per il suo ultimo outlook di metà anno, il documento con cui la nota casa di gestione del risparmio statunitense comunica le sue previsioni sull’andamento dei mercati finanziari nel secondo semestre. Il valore per il portafoglio, secondo J.P. Morgan AM, oggi lo si può trovare più sulle borse europee che non negli Stati Uniti, almeno in un’ottica di medio periodo. Nel settore obbligazionario, invece, appaiono favoriti i bond emessi da società private (corporate bond) rispetto ai titoli di stato. Ma ci sono appunto anche trappole da evitare, legate al rischio di eccedere in ottimismo, soprattutto sui listini statunitensi dove i rialzi degli ultimi anni sono stati determinati per lo più da una manciata di azioni. Si tratta dei cosiddetti Magnifici 7 (Microsoft, Nvidia, Apple, Alphabet, Amazon, Meta e Tesla), giganti della tecnologia che continuano a fare una montagna di ricavi e di profitti, galvanizzando la comunità finanziaria di Wall Street.

"Gli investitori devono cercare delle opportunità anche oltre i Magnifici 7", dice Maria Paola Toschi, global market strategist di J.P. Morgan AM, che sottolinea la necessità di incrementare la diversificazione del portafoglio". In questo momento, le preferenze di J.P. Morgan AM si indirizzano in particolare sui titoli delle small cap europee, cioè le azioni delle società a piccola e media capitalizzazione quotate sulle borse del Vecchio Continente. Queste aziende potrebbero infatti beneficiare dei tagli dei tassi effettuati dalla Banca Centrale Europea (Bce), vista la loro dipendenza dal debito a interessi variabile. Non va poi dimenticato che molte small cap europee sono grandi esportatrici sui mercati internazionali e hanno buone chance di trarre vantaggio da una eventuale debolezza dell’euro sui mercati valutari. La Bce ha infatti iniziato a ridurre il costo del denaro prima di altre banche centrali come la Federal Reserve americana, contrariamente a quanto si prevedeva fino a un po’ di mesi fa. Il che fa perdere appeal sui mercati valutari alle attività finanziarie denominate nella moneta unica europea, spingendo gli investitori verso altre divise. Un euro più debole significa però più esportazioni e più profitti per le imprese del Vecchio Continente. I gestori di J.P Morgan AM consigliano invece di muoversi con i piedi di piombo in Estremo Oriente. "Siamo un po’ più prudenti circa le prospettive dei mercati asiatici", hanno scritto nel loro outlook, "perché l’economia cinese è ancora stagnante, i mercati indiani appaiono costosi e i titoli giapponesi si sono già notevolmente rivalutati".

Nel settore obbligazionario, invece, la casa di investimenti statunitense vede di buon occhio i titoli moderatamente più rischiosi come i bond societari di qualità e, tra le emissioni governative, i titoli di stato dei Paesi europei periferici come per esempio l’Italia. Questo perché i tassi di interesse sono oggi a livelli più alti del previsto soprattutto per una ragione: la crescita economica nel Vecchio Continente è solida e continua a sostenere i bilanci delle aziende, oltre a rendere meno problematiche del previsto le finanze dei Paesi più indebitati. Per J.P. Morgan AM l’inizio del calo dei tassi di interesse da parte della Bce è storicamente un prerequisito per la sovraperformance delle obbligazioni della cosiddetta Europa periferica. Toschi sottolinea che i rendimenti delle obbligazioni nei prossimi mesi saranno determinati dai flussi di cedole, cioè dagli interessi liquidati mentre "la rivalutazione dei prezzi dei titoli arriverà più avanti", quando i tagli dei tassi saranno più incisivi.