LE CATASTROFI naturali hanno un impatto significativo sull’economia italiana. Secondo alcune stime, i danni legati a terremoti, alluvioni e frane costano all’Italia miliardi di euro ogni anno. In particolare, nell’ultimo decennio il danno economico provocato da frane e alluvioni è stato pari nel nostro Paese a 32,3 miliardi, per una media di quasi 3 miliardi l’anno. E i fondi spesi in prevenzione sono stati pari a 2,1 miliardi, un decimo dei danni stimati in Italia, nello stesso arco di tempo, a causa degli stessi fenomeni estremi. La regione più colpita è stata l’Emilia-Romagna, seguita da Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria. I settori agricolo, turistico e delle infrastrutture sono quelli che hanno subito i danni più rilevanti. Nel 2023 si sono registrati 16.307 terremoti localizzati in Italia e zone limitrofe (fonte: Ingv–Osservatorio Nazionale Terremoti) mentre il 93,9% dei comuni italiani è a rischio per frane e alluvioni (Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2023, Fonte Ispra). L’alluvione in Emilia-Romagna del 2023 (nella foto in basso) ha generato danni per oltre 7 miliardi mettendo in luce la vulnerabilità delle aree produttive del Paese. Anche nel primo semestre del 2024 l’Italia ha subito gravi danni economici causati da disastri naturali. Le stime attuali indicano che i costi si quantificano in diversi miliardi di euro, evidenziando la vulnerabilità del Paese agli impatti dei cambiamenti climatici.
In Italia, solo una piccola percentuale di immobili è assicurata contro rischi come terremoti e alluvioni, soprattutto rispetto ad altri Paesi europei. L’Ivass ha rilevato che l’Italia rimane un Paese poco coperto in termini assicurativi per le calamità naturali. Solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese italiane dispone di polizze assicurative contro il rischio sismico o idrogeologico. "Nei prossimi anni – spiega Matteo Faissola (nella foto in alto), responsabile commerciale di Banco Bpm – si prevede che l’Italia dovrà affrontare una crescente intensità e frequenza delle catastrofi naturali a causa dell’impatto del cambiamento climatico. Il 2025 sarà cruciale per implementare misure più incisive in termini di prevenzione, gestione del territorio e rafforzamento delle infrastrutture critiche". Per rispondere a questa necessità lo Stato con la legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante il "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026", ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali (sismi, frane, inondazioni, esondazioni e alluvioni, allagamenti) verificatisi sul territorio nazionale relativamente alle immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali). Questa misura mira a proteggere il patrimonio immobiliare e industriale dalle conseguenze finanziarie di disastri naturali, riducendo la dipendenza dagli interventi statali di emergenza.
Il modello Bancassicurazione danni di Banco Bpm, rivolto alla clientela retail, si articola tramite una proposta completa di prodotti per tutti i segmenti di clientela. "La nostra rete distributiva, organizzata in 8 Direzioni Territoriali a cui rispondono oltre 1.300 filiali – aggiunge Faissola – è stata recentemente rinforzata da una filiera commerciale dedicata, costituita da una rete di oltre 120 specialisti di Bancassicurazione". Il modello distributivo della polizza contro le catastrofi naturali di Banco Bpm si inserisce all’interno della strategia di bancassicurazione che parte da un’attenta individuazione dei bisogni della clientela e si avvale di strumenti analitici evoluti e di un avanzato modello di engagement della clientela, volti a proporre le soluzioni di protezione che meglio rappresentano le esigenze emerse. Oltre alla distribuzione fisica in filiale, Banco Bpm ha sviluppato canali digitali per agevolare la stipula e la gestione delle polizze. I clienti possono sottoscrivere e monitorare le loro coperture tramite il sito web o l’app mobile della banca.
Banco Bpm, tra i primi istituti a rispondere a questa esigenza, ha implementato diverse iniziative per proteggere i suoi clienti, soprattutto le imprese, dai rischi legati alle catastrofi naturali. Tra queste, la polizza MultiProtezione Business, ricorda Banco Bpm, è particolarmente rilevante, poiché include una copertura specifica per gli eventi catastrofali, come terremoti, alluvioni e altri fenomeni atmosferici estremi. Questo tipo di polizza è pensata per salvaguardare sia gli edifici aziendali che i beni al loro interno, offrendo soluzioni adattabili alle esigenze dei clienti. Anche tra i privati, sottolinea sempre Faissola, Banco Bpm offre assicurazioni anche per la casa che coprono danni causati da eventi atmosferici come tempeste, grandine, inondazioni, frane e fulmini. "Il Veneto, ad esempio, area che è stata colpita più volte da questi fenomeni, ha sperimentato un incremento nella stipula di polizze che tutelano dai danni causati ai pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle case". La copertura prevede il risarcimento per riparazioni o, nei casi più gravi, la ricostruzione degli immobili. Questi prodotti riflettono un crescente impegno delle istituzioni finanziarie nel sostenere imprese e privati di fronte ai rischi climatici, offrendo soluzioni che aiutano a gestire le conseguenze di eventi naturali sempre più frequenti.
A questo proposito, conclude Faissola, "Banco Bpm nell’ultimo biennio ha attivato in diverse regioni, tra cui Toscana, Emilia-Romagna, e alcuni territori del Nord Italia, dei plafond creditizi per un importo complessivo di 700 milioni in grado di offrire sostegno immediato per quelle famiglie e imprese colpite degli eccezionali eventi metereologici".