Mercoledì 19 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Persi 1.200 euro a testa di bonus all’anno per scarsa informazione

CIRCA 1.200 A TESTA, ovvero una media di 100 euro al mese. Sono i contributi pubblici a favore di certe...

COME L’APP SUDDIVIDE I CONTRIBUTI La piattaforma di Bonoos ha catalogato i bonus disponibili in Italia suddividendoli in base alla natura dell’ente che li eroga (statale, regionale, comunale) e alla categoria di bisogno (famiglia, salute, istruzione, mobilità, casa, assistenza ed altre)

COME L’APP SUDDIVIDE I CONTRIBUTI La piattaforma di Bonoos ha catalogato i bonus disponibili in Italia suddividendoli in base alla natura dell’ente che li eroga (statale, regionale, comunale) e alla categoria di bisogno (famiglia, salute, istruzione, mobilità, casa, assistenza ed altre)

CIRCA 1.200 A TESTA, ovvero una media di 100 euro al mese. Sono i contributi pubblici a favore di certe categorie di lavoratori dipendenti che spesso, per motivi di scarsa informazione o per la troppa burocrazia, restano sconosciuti o non vengono richiesti dai diretti interessati. A metterlo in evidenza è un’analisi condotta di recente dalla startup Bonoos, società che offre alle imprese e ai loro dipendenti un’app in grado si selezionare programmi di formazione, informazione e accesso a benefit e contributi pubblici. L’indagine ha coinvolto più di 19mila lavoratori presenti sulla piattaforma di cui il 44% ha trovato uno o più bonus di proprio interesse, mentre il 23% ha presentato domanda per procedere alla sua acquisizione: quest’ultima ha portato appunto nelle tasche dei richiedenti un importo medio annuo di 1.200 euro.

Peccato, però, che oggi ci siano ancora molti lavoratori che rinunciano a questi benefit perché non ne conoscono l’esistenza. Citando le rilevazioni dell’Inapp (l’Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche), i ricercatori di Bonoos evidenziano che il 37% degli italiani non è a conoscenza dell’esistenza di bonus e contributi pubblici cui potrebbe accedere. E così, tanti bonus per i figli, i genitori anziani o per chi ha bassi redditi restano nelle casse dello Stato per diverse ragioni: un po’ perché le campagne di comunicazioni pubbliche sono inefficaci, un po’ perché sono gli stessi lavoratori a non informarsi abbastanza.

Attualmente, il valore riconosciuto in welfare dalle aziende private ai lavoratori in Italia è pari a poco più di 900 euro per singolo dipendente: ne consegue che, grazie al sostegno generato dai bonus pubblici, l’importo complessivo disponibile per il welfare è ben superiore rispetto a quello messo a disposizione dalle imprese e dalla contrattazione di lavoro. Senza dimenticare una particolarità molto importante per le aziende: questi bonus sono per le stesse imprese a costo zero, visto che sono erogazioni fatte con i soldi pubblici.

"A un anno dal lancio della nostra piattaforma, abbiamo già supportato oltre 24mila lavoratori potenziali beneficiari", dicono Giovanni Scansani ed Emanuele Cipriani (nella foto in basso), fondatori di Bonoos, convinti che questo numero sia destinato a crescere significativamente "grazie al riscontro positivo delle aziende clienti, che continuano ad aumentare rapidamente e trasversalmente rispetto alla loro dimensione ed ai settori di provenienza".