
SUPPORTARE IL SISTEMA-PAESE italiano, tessuto produttivo e famiglie. Questo l’obiettivo di UniCredit, che negli ultimi due mesi ha erogato 2,8...
SUPPORTARE IL SISTEMA-PAESE italiano, tessuto produttivo e famiglie. Questo l’obiettivo di UniCredit, che negli ultimi due mesi ha erogato 2,8 miliardi di euro alle pmi e che punta, nel 2025, a finanziare privati e famiglie per 4 miliardi di euro. A spiegare il piano a Qn Economia è Remo Taricani (nella foto in alto), Deputy Head UniCredit Italia. "In Italia – precisa – UniCredit è presente capillarmente su tutto il territorio: oltre 7,2 milioni di clienti, circa 27.000 dipendenti e quasi 2.000 filiali. Forniamo un costante supporto al tessuto imprenditoriale italiano grazie alle nostre sette Region che forniscono consulenza e credito a famiglie e imprese e rappresentano un punto di riferimento unico sul territorio per i nostri stakeholders, istituzionali e non. Inoltre, per i clienti “Wealth Large Corporates”, abbiamo un team nazionale ben strutturato che si avvale del supporto di specialisti globali che lavorano su tutti i 14 Paesi del Gruppo".
E parlando di numeri? "Al centro della nostra strategia di crescita ci sono le imprese e in particolare le PMI. A queste ultime, nei primi due mesi dell’anno abbiamo erogato 2,8 miliardi di euro con una crescita del 47% rispetto allo scorso anno, dove comunque avevamo garantito un erogato totale di 12 miliardi di euro. In aggiunta, dal 2022, grazie al programma “UniCredit per l’Italia”, abbiamo stanziato 35 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese e sostenuto i settori strategici del Made in Italy. L’iniziativa più recente è la convenzione siglata con Federalberghi, che aggrega più di 27.000 alberghi su un totale di circa 32.000 in Italia e riunisce 127 Associazioni territoriali, con l’obiettivo di supportare le imprese associate, affiancandole nel loro percorso di crescita e di destinare 2 miliardi di euro di credito al settore del turismo. Oltre alla presenza granulare sul territorio, grazie alle nostre dimensioni e ai continui investimenti in digitalizzazione, siamo in grado oggi di pre-autorizzare fidi; ciò significa concedere credito in tempo reale, a circa 300 mila imprese italiane".
E per quanto riguarda le famiglie? "Garantiamo un costante supporto agli individui e alle famiglie e puntiamo molto sul credito al consumo come supporto ai consumi interni e quindi al Pil del Paese. Sembra una ovvietà, ma è al credito al consumo che gli italiani spesso si rivolgono per acquistare auto o mezzi di trasporto, per arredare casa, per finanziare i piani di studio dei figli, per fare giusto qualche esempio. Disponiamo di una macchina del credito interna, che ci consente di adeguare immediatamente le dinamiche, le condizioni e le erogazioni, alle esigenze dei nostri clienti. Abbiamo una quota di mercato nei prestiti personali pari al 12,5%. Siamo tra i leader del settore. Nel 2025, puntiamo ad incrementare ancora di più la nostra quota, prevedendo 4 miliardi di euro di nuovo erogato. Possiamo permettercelo perché gestiamo totalmente in proprio tutto il processo e pre-autorizziamo i fidi".
In questi giorni siete fuori con una campagna promozionale sui prestiti personali. Può spiegarci il perché? "Sì, siamo sul mercato con questa campagna, attraverso la quale vogliamo confermarci un partner affidabile per privati e famiglie, supportandoli nella realizzazione dei loro progetti, con soluzioni finanziarie personalizzate. La campagna è indirizzata ai nuovi clienti, perché oggi grazie alla tecnologia e ad un’esperienza omnicanale, possiamo estendere a questi ultimila crescita delle erogazioni avuta sui nostri clienti. La campagna, dedicata ai nuovi clienti, si chiama “I tuoi sogni a portata di mano“ e risponde ai bisogni che le persone e le comunità in cui operiamo ci hanno palesato".
State costruendo le vostre fabbriche prodotto in settori chiave, quali il risparmio e l’asset management. Ci può illustrare le logiche sottostanti? "Ci siamo posti l’obiettivo di potenziare le nostre fabbriche prodotto, allo scopo di fornire le migliori soluzioni ai clienti. Lo stiamo facendo nel settore assicurativo dove ci sono grandi potenzialità connesse ad un percorso di continua educazione finanziaria perla nostra clientela. Stesso discorso vale per il risparmio e per il credito al consumo. Internalizziamo i processi e i prodotti e non ci affidiamo esclusivamente ad accordi di distribuzione con società terze, che decidono autonomamente dinamiche e flussi. Puntiamo a riportare la gestione del risparmio in Italia".
Infine, per rimanere in Italia, avete una Ops in corso su Banco Bpm. Che benefici comporterebbe una vostra aggregazione al tessuto imprenditoriale italiano? "Questa operazione ci consentirebbe di rafforzare la nostra posizione in Italia, e al contempo di incrementare ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri clienti e i nostri azionisti, grazie alla natura complementare delle attività delle due banche, sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela. Alle aziende offriremmo l’accesso diretto a una rete fortemente internazionale e a un’offerta di prodotti completa e digitale, ma soprattutto un’aumentata capacità di credito. Nel complesso, un partner finanziario più forte sul capitale e sulla capacità di fare investimenti. A supporto di individui, famiglie e imprese. E dell’Italia".