Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Le assicurazioni targate Prima:: "Player di settore, diamo certezze"

PRIMA ASSICURAZIONI, in crescita da 10 anni, amplia polizze e mercati, diventando player nazionale con servizi online e obiettivo di espansione e aumento del personale. CEO Ottathycal guida la strategia di successo.

PRIMA ASSICURAZIONI, in crescita da 10 anni, amplia polizze e mercati, diventando player nazionale con servizi online e obiettivo di espansione e aumento del personale. CEO Ottathycal guida la strategia di successo.

PRIMA ASSICURAZIONI, in crescita da 10 anni, amplia polizze e mercati, diventando player nazionale con servizi online e obiettivo di espansione e aumento del personale. CEO Ottathycal guida la strategia di successo.

PRIMA ASSICURAZIONI si avvicina a festeggiare i 10 anni. Lo fa aumentando il numero di polizze stipulate, allargando il mercato di riferimento e diventando sempre di più una certezza per i propri clienti, rivestendo il ruolo di player nazionale operando come agente assicurativo. Il tutto con l’obiettivo di aumentare anche il personale a disposizione. In questo viaggio a bordo di auto, moto e furgoni, su tutti, c’è il Ceo George Ottathycal (nella foto). È passato dal contare le 15 polizze chiuse nel primo mese di lavoro, "vedendo chi fossero i clienti", ci scherza su, alle attuali 400mila nello stesso periodo. Il segreto? "Proporre online, attraverso la tecnologia, un servizio non differente dai giganti assicurativi", racconta Ottathycal. Se la fondazione risale al 2014, la prima polizza è di qualche mese dopo, nel 2015. Nel mentre una fase di studio delle logiche di mercato.

"Siamo una storia di successo in un mercato considerato anche abbastanza difficile per le startup. Tante altre realtà che si erano affacciate non sono riuscite, noi invece siamo tra le poche. Ora abbiamo un business solido e siamo in competizione con chi 10 anni fa era dominatore e si pensava fosse difficile attaccare player del genere", racconta Ottathycal. Ma perché decidere di lanciarsi nel mondo online? "Noi 10 anni fa pensavamo che ancora il mondo assicurativo non avesse capito l’importanza della tecnologia. Da qui l’idea di investire nell’online, di sfruttare le tecnologie e l’user experience simile a quella dell’e-commerce o di altri settori". Ma anche la consapevolezza di offrire un prodotto valido, in linea con le dinamiche dei cittadini e riflesso del pensiero comune. "Il prodotto online non è stato stravolto. Da sempre è simile a quello dei giganti del mondo assicurativo. Da qui arriva il nostro percorso di successo", prosegue il Ceo e co-fondatore.

Basti pensare che a livello di veicoli (auto, moto e furgoni) la quota di mercato nazionale di Prima Assicurazioni si aggira intorno all’8%. Mentre, per quanto riguarda solo le moto, supera il 10%. "Siamo partiti piccolissimi, ma nel tempo la crescita è stata esponenziale e siamo entrati tra i player dominanti del mercato italiano. Però non ci siamo mai stravolti, non abbiamo mai cambiato ciò che facciamo, così come il cliente a cui ci rivolgiamo. Infatti, non abbiamo un target, un segmento diverso su cui puntare. Ma ci rivolgiamo a chiunque ha un’auto e ora siamo anche nel mondo assicurativo delle case. Copriamo tutti e non abbiamo mai puntato su una nicchia specifica come a volte succede. La base dei nostri clienti è super generalista", spiega Ottathycal.

Parlando di numeri, nel 2015 su Prima Assicurazioni c’erano al lavoro 15 persone. Oggi invece l’obiettivo è far crescere il team fino a circa 1.200 dipendenti entro la fine dell’anno, rispetto ai 900 di inizio 2024. E poi le sedi: da quella iniziale e centrale di Milano è arrivata quella di Roma, per poi espandersi anche in Spagna e nel Regno Unito, con uffici nelle capitali Madrid e Londra. "In 10 anni c’è stata un’evoluzione pazzesca. Se il corpus e i clienti sono gli stessi, così come la filosofia e modus operandi, ogni anno dobbiamo adattarci alla nostra crescita e quindi l’organizzazione è cambiata del tutto". Insomma, lo spirito e il modo di lavorare sono gli stessi, ma adattati a una crescita che è costante. L’insurtech, infatti, prevede che il Gruppo raggiunga una raccolta premi compresa tra 1,1 e 1,2 miliardi di euro per il 2024, superando l’obiettivo iniziale di 1 miliardo. Questa nuova previsione rappresenta una crescita attesa di oltre il 30% rispetto al 2023, anno concluso con 880 milioni di premi.

Ma perché un cittadino dovrebbe scegliere di fare una polizza assicurativa online? "In Italia i clienti che scelgono la polizza online rimangono ancora una fetta limitata del mercato. Per la cultura italiana il rapporto personale con l’agente rimane importante. Ma per chi decide di volerlo fare online c’è comodità, potendo gestire il servizio a distanza. Noi vogliamo essere sicuri che la user experience sia dello stesso livello e della stessa qualità del rapporto d’agenzia, che per noi continua comunque a svolgere un ruolo importante. Puntiamo quindi a essere il player di riferimento nell’online, con una completa trasparenza, una navigazione semplice, con un servizio clienti sempre a disposizione e tempo d’attesa bassissimo", racconta Ottathycal.

E poi, l’importanza di essere un riferimento anche per gli agenti in giro per l’Italia. "Abbiamo un piattaforma che permette loro di operare con noi in maniera molto efficiente, ad esempio in 30 secondi per fare un preventivo. Così risparmiano tempo e denaro. Un terzo delle nostre polizze vengono fatte tramite una rete di 1.500 agenti sul territorio nazionale", prosegue il Ceo. E dire che su flotte, camion, autobus o leasing, Prima Assicurazioni non fa polizze perché "sono segmenti di mercato che non fanno parte del nostro portafoglio". Ora, da meno di due anni, anche le esperienze in Spagna e nel Regno Unito: "Sono mercati molto grandi e diversi tra loro. Abbiamo scelto questi due perché volevamo essere sicuri di non diluire troppo lo sforzo, senza rischiare di farci male – analizza Ottathycal –. I risultati sono in linea con il piano e l’idea è di ripercorrere quanto fatto in Italia, con una crescita graduale e gestita per tenere sotto controllo l’andamento tecnico. Nei due mercati, insieme, cerchiamo di chiudere il 2024 con 60 milioni di premi e siamo in linea con le previsioni. Stiamo sfruttando le competenze sviluppate in Italia, il nostro know-how". Come dire, non fare il passo più lungo della gamba. "Siamo legati al business. Se ho più sinistri, cresce il portafoglio, quindi i clienti e perciò mi serve un team maggiore. Ma la benzina della crescita è il team analitico del prodotto tecnologico. Ci permette di continuare a innovare, sviluppando prodotti ulteriori".