Mercoledì 17 Luglio 2024

La mission digitale di Koinos Capital

Italian Founders Fund (Iff) nasce dall'approccio imprenditoriale di Koinos Capital per sostenere startup innovative in Italia e all'estero, con focus su community e imprese fondate da italiani.

APPROCCIO IMPRENDITORIALE, visione industriale. È il binomio di fattori che ha portato alla nascita di Italian Founders Fund (Iff), secondo la visione di Koinos Capital Sgr. È stata proprio Koinos a promuovere l’idea di creare un fondo come Iff, per sostenere imprese innovative e con un alto potenziale di crescita. Con questa operazione, Koinos Capital ha dunque allargato il suo business al mondo del venture capital e al sostegno alle startup, dopo aver maturato una lunga esperienza nel settore del private equity (cioè l’investimento nel capitale di aziende non quotate in Borsa ma con già una storia consolidata alle spalle).

"I fondi come Iff che coinvolgono dei founder, capaci di lanciare in passato altre aziende innovative e di successo sono già esistenti all’estero", dice Marco Morgese, ceo di Koinos Capital, che aggiunge: "li vediamo negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Scandinavia o in Olanda". Da qui l’idea di portare anche in Italia questo modello di investimento, puntando sulla creazione di community, cioè di comunità che coinvolgono imprenditori ma anche family office, specializzati nel gestire il patrimonio di famiglie benestanti, costruito di solito grazie ad attività aziendali. Tra le società in cui ha investito finora il fondo c’è JetHr, azienda nata per abbattere la burocrazia legata alla gestione del personale, che utilizza l’innovazione e le tecnologie digitali nella redazione di documenti aziendali per i dipendenti come i cedolini paga.

L’altra startup finanziata da Iff è Glaut, attiva nel settore delle ricerche e dei sondaggi di mercato mediante intelligenza artificiale. Sotto la lente del fondo promosso da Koinos Capital non ci sono soltanto aziende che hanno sede nel nostro Paese ma anche imprese fondate all’estero da italiani. "Ci sono tanti nostri connazionali che fanno partire iniziative interessanti fuori dall’Italia", aggiunge Morgese, "e con il nostro fondo vorremmo guardare anche a queste realtà". L’obiettivo è infatti avere un portafoglio di partecipazioni che si concentra per il 60-70% entro i confini nazionali e per il restante 30-40% all’estero". Per il ceo di Koinos Capital, l’Italia è piena di idee imprenditoriali che spesso faticano a trovare capitali e l’obiettivo di un fondo come Iff è proprio quello di colmare questo gap.