Mercoledì 7 Agosto 2024

Investimenti nel private debt: "Un’opportunità strategica"

Il private debt, segmento finanziario in crescita, attrae investitori Hnwi e Uhnwi per diversificare il portafoglio. Fideuram Ispb offre un fondo gestito da Cvc Capital Partners per investire in aziende non quotate. Cresce il numero di persone benestanti in Italia.

VALE NEL COMPLESSO 1.600 miliardi di dollari ed è cresciuto a un ritmo del 14% all’anno negli ultimi 18 anni. Stiamo parlando del private debt, un particolare segmento dei mercati finanziari. Raggruppa i più comuni strumenti di finanziamento per le imprese, non quotati sui listini di Borsa o su altri mercati regolamentati. Bond societari, finanziamenti diretti alle aziende e altre forme di credito compongono il vasto mosaico del private debt, che ha un’altra caratteristica importante: è un segmento dei mercati finanziari su cui stanno puntando molto anche gli investitori privati. Non tutti gli investitori, a dire il vero, ma soltanto quelli che hanno un patrimonio elevato (sopra il milione di euro) e sono classificati come high net worth individuals (Hnwi) e ultra high net worth individuals (Uhnwi). Per questi ’paperoni’ che sono ovviamente clienti molto appetibili per le banche, l’investimento nel private debt è considerato un buon modo per diversificare il portafoglio, puntando su strumenti finanziari che nel lungo periodo possono dare rendimenti interessanti.

Così la pensa certamente Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (Ispb), la banca che possiede la più grande rete di consulenti finanziari in Italia. Il 26 luglio scorso Fideuram Ispb ha infatti annunciato il collocamento per i propri clienti Hnwi e Uhnwi di un fondo di investimento specializzato proprio nel private debt. Si chiama iCapital Cvc Capital Solutions III e ha un portafoglio diversificato composto da finanziamenti (o strumenti di credito di vario genere) concessi a società con modelli di business consolidati e operanti in diversi settori, tra cui per esempio quello tecnologico, in servizi finanziari, i servizi di consumo e la salute. Il fondo offerto ai clienti di Fideuram Ispb è gestito da Cvc Capital Partners, gruppo internazionale specializzato negli investimenti nei mercati privati (private equity e private debt), che ha oltre 40 anni di esperienza e gestisce un patrimonio di 193 miliardi di euro, di cui 42 miliardi nel segmento del credito. Si tratta di risorse che vengono definite spesso come "investimenti nell’economia reale", poiché vanno a finanziare per lo più imprese industriali non quotate in Borsa, al di fuori dei circuiti finanziari internazionali.

"Dal 2016 gli investimenti nei mercati privati e nell’economia reale rappresentano per la nostra clientela più patrimonializzata un’opportunità strategica, capace di soddisfare la ricerca di rendimento e diversificazione", dice Gianluca Serafini, manager di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking che occupa la carica di condirettore generale e responsabile dell’area che si occupa del coordinamento delle attività di marketing, dei prodotti e del modello di business della banca. Per Serafini, investire in mercati alternativi come quello del private debt rappresenta un’opportunità particolarmente interessante per chi ricerca rendimenti al di fuori dei listini regolamentari, beneficiando della capacità dei fondi internazionali di "estrarre maggior valore dalle aziende". In Italia le persone benestanti con un patrimonio sopra il milione di dollari non sono poche oltrepassano la soglia di 2 milioni di persone (secondo le stime diffuse lo scorso anno dall’agenzia immobiliare internazionale Knight Frank) e potrebbero arrivare a 2,8 milioni entro il 2027 (+40% circa rispetto al 2022). In crescita anche gli ultra high net worth individuals con più di 30 milioni di dollari di patrimonio, che dovrebbero arrivare a 17.900 individui fra 3 anni, contro i 16.490 del 2022.