BANCA E ASSICURAZIONE. È un legame sempre più stretto nel gruppo Intesa Sanpaolo dove dal 1° dicembre ha preso il via una riorganizzazione: Intesa Sanpaolo Assicurazioni è il nuovo nome che raccoglie le attività della già esistente Intesa Sanpaolo Vita, che controlla al 100% Intesa Sanpaolo Protezione (compagnia nata dalla fusione di altre due realtà del gruppo: Intesa Sanpaolo Assicura con Intesa Sanpaolo RBM Salute).
Con questa operazione è stata dunque riorganizzata la Divisione Insurance della banca, uno dei tre pilastri (con asset management e private banking) del più ampio polo del Wealth Management di Intesa Sanpaolo, il cui ruolo all’interno del gruppo è sempre più rilevante. La Divisione Insurance, infatti, gestisce ben 176,4 miliardi di euro di risparmi degli italiani e, nei primi 9 mesi del 2024, ha raccolto oltre 13,45 miliardi nel ramo vita mentre nel ramo protezione, che include le polizze su danni e salute, i premi incassati in 9 mesi sono stati superiori a 1,13 miliardi di euro.
Tirando le somme, oggi il business assicurativo contribuisce da solo per il 10% al risultato corrente lordo di Intesa Sanpaolo e per il 7% ai proventi operativi netti, collocando la Compagnia guidata da Virginia Borla fra i primi 3 player nazionali nel ramo vita ed il 6° nel settore protezione dove, nell’arco di dieci anni, sono state scalate ben 14 posizioni, visto che nel 2014 Intesa Sanpaolo era al 20esimo posto della classifica.
Alla base di questa crescita, ci sono ragioni strutturali, legate ai cambiamenti della società che un grande Gruppo come quello guidato dal CEO Carlo Messina aveva individuato con largo anticipo. Oggi, in Italia, il welfare pubblico si trova infatti di fronte a criticità tutt’altro che trascurabili: l’età media della popolazione avanza, le risorse pubbliche per la sanità e l’assistenza sono limitate e il sistema pensionistico statale è destinato a diventare sempre meno generoso. Senza dimenticare i nuovi bisogni che si creano anche per le aziende e le famiglie, nella protezione dei beni e del patrimonio, di fronte a nuove categorie di rischi: dalle calamità naturali alla cybersecurity. Da qui la necessità di integrare con coperture e servizi assicurativi gli spazi aperti dal pubblico.
L’Italia è tradizionalmente un Paese sotto assicurato nel ramo della protezione: se si escludono le polizze automobilistiche, infatti, il valore dei premi raccolti dalle compagnie per le coperture contro i danni ammontano ad appena l’1% del Pil, quasi la metà rispetto alla Spagna e un terzo della Francia (dati ANIA FY2023). C’è dunque un ampio spettro di esigenze da soddisfare proprio per quei trend strutturali a cui assistiamo.
Virginia Borla (nella foto in alto), Ad e Dg di Intesa Sanpaolo Assicurazioni e responsabile della Divisione Insurance sottolinea che: "Il modello di bancassicurazione di Intesa Sanpaolo ci consente di comprendere cosa serve davvero al cliente e di individuare quale sia l’offerta più adatta per rispondere e possibilmente prevenire i suoi bisogni. Vogliamo essere al suo fianco a loro nelle diverse fasi della vita, con un’offerta modulare e una proposta multicanale, che si estende dalle filiali fino ai canali digitali".
In occasione del lancio di Intesa Sanpaolo Assicurazioni è stata sviluppata anche una campagna di comunicazione dal titolo “Insieme, possiamo arrivare lontano”, per superare la semplice idea della protezione “contro” il rischio e sottolineare quanto siano necessari strumenti per crescere, che tutelino persone, beni e patrimonio.