Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Il Parmigiano è la migliore garanzia. E Credem lo dimostra

NESSUNA BANCA al mondo si prende così tanta cura delle garanzie affidate in pegno dai clienti per ottenere prestiti. Nemmeno...

NESSUNA BANCA al mondo si prende così tanta cura delle garanzie affidate in pegno dai clienti per ottenere prestiti. Nemmeno...

NESSUNA BANCA al mondo si prende così tanta cura delle garanzie affidate in pegno dai clienti per ottenere prestiti. Nemmeno...

NESSUNA BANCA al mondo si prende così tanta cura delle garanzie affidate in pegno dai clienti per ottenere prestiti. Nemmeno i lingotti d’oro o i diamanti depositati nei caveau delle banche svizzere meritano tanta amorevole attenzione: non vengono spolverati, curati, scrutati persino ai raggi X per controllare il loro stato di salute, come accade invece alle forme di Parmigiano-Reggiano depositate dai clienti del Credem nei caveau alimentari dei Magazzini Generali delle Tagliate (MGT) in provincia di Reggio Emilia.

Avete letto bene. Stiamo parlando di formaggio (ma che formaggio...), di una banca (realissima, fra le prime nella classifica europea secondo la Bce) e stiamo parlando di prestiti: denaro vero, interessi, garanzie. Accade solo qui, in questo lembo d’Emilia, unico luogo al mondo dove un formaggio (e ripetiamo, che formaggio) può essere affidato come garanzia ad una banca per accendere una linea di credito. Garanzia reciproca che cancella ogni possibilità di credito inesigibile o deteriorato. Insomma, direbbero gli anglofili: un sistema win-win.

Siamo a Montecavolo di Quattro Castella, sulle primissime colline di Reggio Emilia, a due passi dal castello di Canossa, dove la storia d’Italia ha segnato uno dei suoi momenti più epici. É la culla del Parmigiano-Reggiano ed è qui che sorge il principale magazzino della società che fa capo a Credem (il secondo magazzino è a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena). In totale vengono conservate da MGT 500mila forme di formaggio, in stragrande maggioranza Parmigiano-Reggiano (il 7 per cento dell’intero mercato è qui) ma non manca il Grana Padano, per un valore complessivo che a metà 2024 era di oltre 250 milioni di euro.

Le forme vengono affidate come pegno soprattutto da produttori (i caseifici, le grandi aziende di produzione, i consorzi) e dai commercianti di formaggio, che così ottengono prestiti a tassi agevolati per continuare la produzione e reinvestire nel prodotto fiore all’occhiello del Made in Italy.

Nei Magazzini del Credem il formaggio resta in stagionatura per tutto il periodo richiesto, minimo 12 mesi, ma si arriva a 30 o 36, a seconda della stagionatura scelta dal proprietario. A curare le forme c’è una trentina di dipendenti che oltre all’esperienza unica in questo settore, possono fare affidamento a macchinari specialistici, osservando però le regole della tradizione.

Le forme sono sistemate sulle cosiddette scalere, una sorta di alta libreria pensata per il formaggio, che sale per oltre dieci metri: migliaia di forme vengono allineate e appoggiate su scaffalature formate da 24 tavole di legno. "Può essere solo abete rosso, l’unico legno autorizzato perché ha la capacità di assorbire il siero e l’acqua che può traspirare", spiega Paolo Benni, agrotecnico ed esperto battitore di MGT che con 42 anni di esperienza nel settore è un vero esperto di Parmigiano-Reggiano. Accompagna i visitatori con in tasca il martelletto (rigorosamente marca Dazzi, la Ferrari degli attrezzi per il Parmigiano-Reggiano): si usa per battere la forma con una maestria antica, il tambureggiare ritmico permette al battitore di capire attraverso il rumore che ascolta se la forma sia di qualità, se stia stagionando correttamente o se si debba scartare. Una pratica antica e insostituibile.

Tocca invece ad una sorta di gru robotica muoversi nello spazio tra le altissime scalere per sollevare una ad una le forme, spazzolare, girarle e al contempo pulire l’asse di legno su cui andranno riposizionate. Ogni forma pesa sui 42-43 chili e vale tra le 500 e le 600 euro. Un tempo, quando non esistevano i robot, era un lavoro che si faceva con la forza delle braccia. Prima di arrivare alle scalere, un operatore controlla le forme con una macchina che le scansiona ai raggi X, esattamente come un corpo umano.

A partire da marzo inizieranno i lavori per ampliare i Magazzini con la costruzione di un nuovo capannone di 4.300 metri quadri. La capacità di stoccaggio salirà a 560.000 posti forma ed avrà nuovi spazi destinati alla logistica. "L’investimento – spiega la società – prevede l’adozione di un nuovo software di magazzino con macchinari di ultima generazione per migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza e ridurre i carichi di lavoro".

Nell’occasione MGT, guidata dal direttore generale Giancarlo Ravanetti, metterà a disposizione di Caseifici GranTerre – leader nella produzione e commercializzazione dei formaggi stagionati e del burro e titolare di marchi come Parmareggio e Agriform – nuovi spazi da destinare alla stagionatura e alla lavorazione attraverso un accordo di collaborazione di 10 anni. "La filiera lattiero-casearia rappresenta un settore primario per l’economia nel nostro Paese con una forte vocazione alle esportazioni – dice Angelo Campani, direttore generale Credem – In questo mercato siamo sempre più impegnati a svolgere un ruolo da protagonisti favorendo lo sviluppo delle imprese con nuovi investimenti e accordi che permettano di raggiungere più alti livelli qualitativi e di competitività. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità del servizio per i nostri clienti per generare anche un impatto positivo sull’economia reale, sul territorio e sulle persone che vi operano".