Venerdì 7 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Giovani private banker: "Investiamo sul futuro"

PROFESSIONE private banker. Forse molti italiani non sanno ancora cosa sia, ma in realtà si tratta di una figura lavorativa...

I NUMERI NEL DETTAGLIO Degli 85 già inseriti, 30 sono già diventati private banker e due hanno assunto il ruolo di specialista del wealth Management

I NUMERI NEL DETTAGLIO Degli 85 già inseriti, 30 sono già diventati private banker e due hanno assunto il ruolo di specialista del wealth Management

PROFESSIONE private banker. Forse molti italiani non sanno ancora cosa sia, ma in realtà si tratta di una figura lavorativa che sta acquistando uno status sempre più prestigioso e che può rappresentare per i giovani uno sbocco che apre la strada a una carriera di successo, con redditi elevati. I private banker, per chi non li conoscesse ancora, sono una particolare categoria di consulenti finanziari che si dedicano ai clienti di fascia medio alta, quelli che hanno a disposizione un patrimonio di almeno 500 mila euro o un milione di euro a testa. In Italia decine di migliaia di persone possiedono una ricchezza di tale entità e, rispetto ai comuni risparmiatori, hanno bisogno di servizi un po’ più sofisticati che includono anche coperture assicurative, assistenza fiscale e gestione del passaggio ereditario del patrimonio tra una generazione e l’altra della famiglia.

Proprio per questa ragione, le banche si dedicano a questa attività attraverso delle apposite divisioni come per esempio Intesa Sanpaolo Private Banking, che fa capo al gruppo guidato da Carlo Messina. Per attrarre nuovi talenti e "allevare" giovani consulenti finanziari e patrimoniali, Intesa Sanpaolo Private Banking ha avviato da tempo un programma di formazione che si chiama Z Private Generation ed è giunto ormai alla quinta edizione. Nell’ultimo anno, questa iniziativa ha portato alla selezione di 25 giovani che di recente hanno incontrato il management di Intesa Sanpaolo Private Banking nello spazio eventi della banca, in via Melchiorre Gioia a Milano. All’incontro ha partecipato anche Tommaso Corcos (nella foto in alto), responsabile della struttura Wealth Management Divisions di Intesa Sanpaolo, il manager che sovrintende tutte le attività della banca nell’ambito del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e anche, appunto, del private banking. Corcos ha evidenziato l’importanza del programma, invitando i partecipanti a vivere questa esperienza con curiosità e passione, assimilando i valori e le competenze dei colleghi senior.

Il programma "Z Private Generation" è rivolto a neolaureati in discipline economico-giuridiche, o con un master in Wealth Management, di età compresa tra i 22 e i 30 anni, con una spiccata attitudine alle relazioni e, preferibilmente, con esperienze in ambito commerciale. Per i partecipanti è previsto un percorso a tappe. Inizialmente c’è una prima fase di lavoro come assistenti a supporto delle attività amministrative dei private banker. Poi, è previsto il superamento dell’esame che consente di accedere a un apposito albo professionale dei consulenti finanziari, che è tenuto e gestito da un organismo di categoria che si chiama Ocf. Una volta acquisite le competenze per l’esercizio del mestiere, i giovani possono accedere al ruolo di private banker, gestendo relazioni con clienti di alto profilo e capacità di investimento.

Finora, nell’ambito del programma messo in campo da Intesa Sanpaolo Private Banking, sono stati assunti 85 giovani (42 donne e 43 uomini), a cui si aggiungeranno i 25 della quinta edizione. Il totale dei giovani coinvolti ha così raggiunto le 110 unità. Degli 85 già inseriti, 30 sono già diventati private banker e 2 hanno assunto il ruolo di specialista del wealth Management. Negli ultimi cinque anni, il programma ha ricevuto oltre 5.300 candidature. "Z Private Generation è un investimento concreto nel futuro della consulenza finanziaria e patrimoniale", dice Cristiana Fiorini, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking, che aggiunge: "è un progetto che punta sui giovani talenti e sulla loro capacità di fare innovazione in un settore in continua evoluzione".