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A partire dalla fine della guerra fredda, il percorso intrapreso dall’Europa verso un’unione più coesa è stato costellato da bivi. Nel 2025 il continente affronterà un’altra fase cruciale, caratterizzata dalla crescente polarizzazione all’interno delle sue maggiori economie. Le elezioni in Germania alla fine di febbraio, e la prospettiva di nuove elezioni in Francia, cercheranno di portare a coalizioni più forti che, insieme ai leader di Bruxelles, siano in grado di affrontare le sfide che attendono il Vecchio Continente e che sono state meglio delineate da Mario Draghi nel suo rapporto sul futuro della competitività europea. Tuttavia, gli investitori possono ancora trovare aree di resilienza e innovazione all’interno dell’Europa, in particolare in Svizzera e in Scandinavia. Nell’ultimo decennio, gli investitori europei avrebbero superato meglio sia la crisi finanziaria globale che la crisi dell’euro se avessero guardato alla Scandinavia (+6,8% il tasso di crescita annuo composto) e alla Svizzera (+7,9%) invece del tradizionale porto sicuro rappresentato dalla Germania (+4,7%). Ciò è dovuto al rendimento medio del capitale proprio pari al 14-16% delle società scandinave e svizzere rispetto all’11,7% registrato dalle rinomate imprese tedesche nell’ultimo decennio. Sebbene tutti questi Paesi siano caratterizzati dall’efficienza aziendale, la Scandinavia e la Svizzera offrono agli investitori l’opportunità di esporsi a segmenti di crescita innovativi che la Germania non offre. Inoltre, mentre le tradizionali vendite industriali alla Cina continuano a essere in difficoltà, la rinascita del settore della difesa europeo offre una potenziale fonte di crescita per gli investitori del continente.
In effetti, anche gli investitori che cercano di posizionarsi per la ripresa economica europea del 2025 possono trovare prospettive al di là del suo tradizionale nucleo. Considerati i vincoli di bilancio, è probabile che il sostegno fiscale sarà più limitato nel continente rispetto, ad esempio, al Regno Unito, che dovrebbe trarre vantaggio da un nuovo ciclo di investimenti interni. Inoltre, alcuni titoli finanziari europei selezionati potranno beneficiare della ripresa ciclica nel continente. Nel complesso, il 2025 sarà un anno cruciale e gli investitori potrebbero guardare alla Svizzera, alla Scandinavia e al settore della difesa, alla ricerca di crescita, innovazione ed investimenti, e alla finanza per prospettive di ripresa ciclica.
* Group Cio e Co-Ceo Asset Management
di Union Bancaire Privée (UBP)