SE TRE ANNI FA qualcuno avesse previsto che colossi automobilistici come Toyota, Ford, Mercedes, Stellantis avrebbero potuto superare Tesla nei successivi tre anni, sarebbe stata una prospettiva difficile da accettare per molti. Oggi, il settore automobilistico sta vivendo un periodo di significativa trasformazione, influenzato da una serie di dinamiche complesse. La competizione sul prezzo, i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e l’ingresso di nuovi attori stanno ridefinendo l’industria. In aggiunta, la transizione dall’uso di combustibili fossili verso i veicoli elettrici è accelerata, spinta non solo dalla crescente consapevolezza ambientale, ma anche da sostanziosi incentivi statali. Proprio i cospicui sussidi cinesi, come i circa 2,8 miliardi ricevuti da BYD (dati Kiel) dal 2020 al 2023, hanno spinto l’Ue ad avviare un’indagine anti-dumping che potrebbe portare a dazi sulle importazioni cinesi. Inoltre, i ritardi nell’adattarsi alle tecnologie avanzate, specialmente confrontando con i rapidi sviluppi in Cina, stanno rimodellando l’ecosistema automobilistico. Questi elementi insieme stanno creando un contesto in cui anche i tradizionali produttori di automobili possono sfidare Tesla, una volta considerata l’inarrivabile pioniera nel settore dei veicoli elettrici. Lo stesso Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha profetizzato come "resteranno solo cinque grandi costruttori di auto". Nel 2023, il settore automobilistico globale ha testimoniato una trasformazione significativa, con una ripresa delle vendite post-pandemica e un’accelerazione verso i veicoli elettrici, spinta da incentivi statali e una crescente consapevolezza ambientale. Il mercato europeo ha registrato la crescita più marcata con vendite che hanno raggiunto i 10,5 milioni di unità, un aumento del 13,9% rispetto al 2022. Questo incremento è stato evidente in Italia (+18,9%), Spagna (+16,7%), Francia (+16,1%) e in misura minore in Germania (+7,3%). L’adozione dei veicoli elettrici ha visto una crescita significativa, con le auto elettriche a batteria (BEV) che hanno raggiunto una quota di mercato del 14,6% in Europa nel 2023, superando i veicoli diesel. Tuttavia, in Italia, le BEV hanno rappresentato solo il 4% delle nuove immatricolazioni, molto al di sotto della media europea, mentre le auto ibride hanno goduto di maggiore popolarità.
In Italia, nonostante una leggera contrazione, Fiat ha mantenuto la sua leadership con 174.580 veicoli venduti nel 2023. Volkswagen e Toyota hanno seguito con aumenti significativi nelle vendite. Tra i modelli, la Fiat Panda ha dominato come l’auto più venduta, con 102.625 unità. In Spagna, il Dacia Sandero è stato il veicolo più venduto, mentre Toyota ha mantenuto il dominio del mercato. In Germania, Volkswagen ha continuato a guidare il mercato con 519.089 veicoli venduti nel 2023, seguita da Mercedes e Audi. Il mercato francese ha visto un incremento complessivo delle immatricolazioni del 14,7%, con Stellantis e Renault come leader di mercato. Il settore automobilistico quotato in borsa a livello globale è il più diviso. Dalla capitalizzazione di mercato di Tesla, ancora gigantesca, pari a 571 miliardi di dollari e con una valutazione prezzo utili pari a 64x, alla Ferrari di lusso pari a 50x. Fino ai "big-3" statunitensi General Motors, Ford, Stellantis su appena o meno 6x. La storia della crescita dei veicoli elettrici è appena iniziata, il settore si sta rapidamente consolidando e l’attuale “inverno” si attenuerà. Gli investitori hanno una visione a lungo termine. Tesla è il titolo più posseduto su eToro. Anche Nio è tra i primi dieci. All’estremo opposto, una grande rivalutazione della valutazione attende il produttore storico che può effettuare la transizione. La storia della “morte delle EV” è sbagliata. Le vendite globali sono cresciute del 25% nel primo trimestre di quest’anno e quasi il 20% di tutte le auto vendute a livello globale lo scorso anno erano elettriche. Le elevate aspettative di crescita sono messe alla prova dal minore sostegno politico del governo e dalle difficoltà di crescita dei consumatori, dall’imposizione di tariffe all’ansia di autonomia e ai valori di rivendita. Ma l’offerta di nuovi veicoli si sta ampliando e i prezzi stanno scendendo rapidamente. La Cina ha guidato l’adozione, rappresenta il 60% delle vendite globali ed è l’unico mercato in cui i prezzi dei veicoli elettrici sono inferiori a quelli dell’ICE. La storia dell’adozione globale è appena iniziata. Con meno del 3% degli 1,5 miliardi di automobili oggi in circolazione, i veicoli elettrici si concentrano in Cina ed Europa. Con un importante resto del mondo e gli Stati Uniti in arrivo. Dopo la casa, l’auto è il secondo acquisto più costoso per un consumatore. Si prevede una crescita stabile del 3% mentre i volumi rallentano. Il settore legacy, minacciato da una concorrenza cinese crescente e costi elevati per l’adozione di veicoli elettrici, vede Volkswagen, leader storico e terzo nelle vendite globali di EV, navigare con successo la transizione.
L’invasione cinese rappresenta il vero spauracchio dei mercati europei, da BYD pronta a produrre in Ungheria a Chery in Spagna, per citarne alcuni. A questo proposito, Tavares aveva espresso già lo scorso anno preoccupazioni molto circostanziate: "Temo l’invasione cinese, non Tesla". Le aziende europee si stanno riorganizzando, tra nuovi modelli BEV e controlli sui costi, ma sarà sufficiente senza dazi e nuovi contributi?
*analista del mercato italiano di eToro