Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Come diversificare un portafoglio da 50mila euro: istruzioni per l’uso

La diversificazione degli investimenti è cruciale per proteggere il patrimonio e garantirne la crescita a lungo termine. Consiste nell'allocazione del capitale in diverse tipologie di asset finanziari per bilanciare il rischio e sfruttare opportunità di guadagno. La gestione attiva del portafoglio e l'accesso a consulenti finanziari professionisti sono fondamentali per ottenere rendimenti migliori nel tempo.

La diversificazione degli investimenti è cruciale per proteggere il patrimonio e garantirne la crescita a lungo termine. Consiste nell'allocazione del capitale in diverse tipologie di asset finanziari per bilanciare il rischio e sfruttare opportunità di guadagno. La gestione attiva del portafoglio e l'accesso a consulenti finanziari professionisti sono fondamentali per ottenere rendimenti migliori nel tempo.

La diversificazione degli investimenti è cruciale per proteggere il patrimonio e garantirne la crescita a lungo termine. Consiste nell'allocazione del capitale in diverse tipologie di asset finanziari per bilanciare il rischio e sfruttare opportunità di guadagno. La gestione attiva del portafoglio e l'accesso a consulenti finanziari professionisti sono fondamentali per ottenere rendimenti migliori nel tempo.

IN UN MONDO finanziario in costante evoluzione e spesso imprevedibile, dall’effetto sui mercati delle situazioni geopolitiche (guerre comprese) alle mosse (vedi i tassi) delle banche centrali piuttosto che la crisi dell’immobiliare in Cina, si sente spesso parlare di diversificazione degli investimenti come di una delle strategie più efficaci per proteggere il proprio patrimonio e garantirne la crescita a lungo termine. Ma cosa significa realmente diversificare e perché è così cruciale per gli investitori di oggi? A spiegare la centralità del portafoglio diversificato è una guida di IoInvesto Scf, la più grande società italiana di consulenza finanziaria indipendente. Se pensate che si tratti di un tema valido solo per i grandi investitori, vi sbagliate di grosso: ciascuno, nel suo piccolo, avvertono i consulenti di IoInvesto, dovrebbe valutare i vantaggi della distribuzione del proprio capitale tra diverse tipologie di investimenti, come azioni, obbligazioni, immobili e altri strumenti finanziari.

Ma come diversificare il proprio portafoglio? Gli investitori possono allocare il capitale in vari asset finanziari, quali ad esempio: azioni e obbligazioni, fondi, immobili, materie prime e Forex. Questa strategia permette di bilanciare il rischio e sfruttare le opportunità di guadagno in diversi mercati: per esempio, le azioni possono offrire un elevato potenziale di crescita a lungo termine, mentre le obbligazioni forniscono redditi più stabili e sicuri. Combinare queste diverse classi di attività può contribuire a bilanciare il portafoglio e a garantire una maggiore resilienza alle fluttuazioni di mercato. La diversificazione inoltre può avvenire anche all’interno di un singolo settore, riducendo ulteriormente il rischio specifico. Ad esempio, se si desidera investire nel settore tecnologico, si può scegliere di acquistare azioni di diverse aziende tecnologiche, invece di concentrarsi su un’unica società. In questo modo, si riduce il rischio di essere fortemente influenzati da eventi specifici che potrebbero colpire solo una società. Importante è tenere conto anche della diversificazione geografica e della diversificazione temporale. È fondamentale poi rivedere periodicamente il portafoglio per assicurarsi che resti coerente con i propri obiettivi di investimento e con il proprio profilo di rischio. Le condizioni di mercato e gli obiettivi personali possono variare nel tempo, quindi una revisione periodica aiuta a garantire coerenza con questi cambiamenti. La gestione attiva del portafoglio può comportare anche l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, come le opzioni o i futures, per proteggere il portafoglio da possibili perdite o per sfruttare opportunità di guadagno. Sono strumenti che consentono agli investitori di assumere posizioni che si muovono in direzione opposta rispetto a quella attuale, riducendo così il rischio complessivo del portafoglio.

Quali sono i benefici della diversificazione? Accanto alla riduzione del rischio, un altro importante beneficio è la possibilità di ottenere rendimenti migliori nel lungo periodo. Potrebbe accadere di investire in diverse classi di attività: ad esempio, mentre il settore immobiliare potrebbe non essere in crescita, le azioni tecnologiche potrebbero essere in forte espansione. "La mancanza di conoscenza approfondita del mercato e delle specifiche aziendali può portare a decisioni di investimento sbagliate. I professionisti hanno accesso a ricerche dettagliate, dati di mercato e strumenti di analisi avanzati che un investitore individuale potrebbe non avere" – spiega Danilo Zanni (nelle foto), ceo & founder di IoInvesto Scf –. Un professionista può aiutare a gestire il rischio applicando strategie di investimento adeguate alle esigenze e agli obiettivi finanziari individuali". La gestione emotiva, aggiunge Zanni, "è un altro aspetto critico: i professionisti possono mantenere la calma durante periodi di volatilità, evitando decisioni impulsive dettate dalla paura".

Per avere un’idea concreta di diversificazione, IoInvesto ha creato un portafoglio da 50mila euro. Una buona percentuale, diciamo il 30% del portafoglio (15.000 euro), potrebbe essere innanzitutto investita nell’azionario attraverso un Etf che replica un indice globale (es. Msci World). Questo offre esposizione a un’ampia gamma di aziende in vari settori e regioni. Circa il 10% (5.000 euro) potrebbe essere destinato invece a un Etf focalizzato sui mercati emergenti, che ha potenzialità di crescita elevate, ma anche un rischio maggiore. Proseguendo nella diversificazione e guardando al comparto obbligazionario – i bond sono generalmente meno volatili delle azioni e offrono un flusso di reddito stabile – si potrebbe quindi investire il 20% (10.000 euro) in obbligazioni governative di alta qualità a breve termine e un ulteriore 10% (5.000 euro) in obbligazioni societarie di alta qualità per puntare a un rendimento leggermente superiore rispetto alle obbligazioni governative. Si può pensare anche di investire nel mattone e nelle materie prime. Nel primo caso si può prevedere di utilizzare i Real estate investment trusts (Reits), strumenti finanziari che offrono esposizione al mercato immobiliare senza la necessità di acquistare proprietà fisiche. Nei Reits si potrebbe mettere il 10% (5.000 euro) del portafoglio da 50mila euro. Le commodities invece possono servire per diversificare ulteriormente il portafoglio. In particolare investire il 5% (2.500 euro) in oro (tramite un Etf sull’oro) può offrire protezione contro l’inflazione e la volatilità del mercato. Infine il portafoglio diversificato da 50mila euro potrebbe comprendere un 5% (2.500 euro) messo in fondi alternativi e accedere così a strategie di investimento non correlate ai mercati tradizionali mentre un 10% (5.000 euro) andrebbe riservato alla liquidità e quindi parcheggiato in un conto di risparmio ad alta redditività o in strumenti del mercato monetario.