Lunedì 28 Ottobre 2024
DAVIDE
Finanza e Risparmio

C’è paura o euforia?. Gli umori delle Borse

Sommario: L'oro e i mercati azionari raggiungono massimi storici contemporaneamente, generando una situazione paradossale di euforia e paura tra gli investitori. La schizofrenia dei mercati riflette l'incertezza attuale e la liquidità abbondante.

C’è paura o euforia?. Gli umori delle Borse

Sommario: L'oro e i mercati azionari raggiungono massimi storici contemporaneamente, generando una situazione paradossale di euforia e paura tra gli investitori. La schizofrenia dei mercati riflette l'incertezza attuale e la liquidità abbondante.

Biocchi

Chi si appassiona ai mercati finanziari impara in fretta che sono una continua alternanza di umori, percezioni e sentimenti, racchiudibili in due stati d’animo fondamentali: euforia e paura. Si potrebbe obiettare che l’euforia è essa stessa una strana forma di paura, per cui i più raffinati dicono che sui mercati si alternano due paure: quella di perdere e quella di non riuscire a guadagnare, che è di gran lunga la più potente. Ognuna di queste due componenti emotive emblematiche ha il suo asset finanziario di riferimento: gli indici azionari rappresentano la predisposizione massima al rischio e, in momenti di euforia, possono restituire guadagni molto significativi; l’oro simboleggia invece l’avversione al rischio ed è visto come il porto sicuro per eccellenza, cui ci si rivolge quando le cose non vanno bene e si generano incertezze e timori. Oro e indici di borsa sono quindi l’antitesi l’uno dell’altro: siamo abituati a pensare che l’oro rappresenti il rifugio sicuro per eccellenza, così come i mercati azionari l’ottimismo e la fiducia nel futuro. L’oro solitamente cresce quando gli investitori temono una crisi imminente di qualche tipo (finanziaria, geopolitica, economica, ecc.) e cercano protezione. Al contrario, un mercato azionario in crescita segnala aspettative positive per un futuro florido.

Oggi ci troviamo di fronte a una situazione paradossale perché oro e borse aggiornano in continuazione i rispettivi massimi storici (ATH). È come se gli investitori fossero al contempo spaventati e fiduciosi. Inoltre, il dollaro, di solito inversamente correlato all’oro, è anch’esso forte. Ciò genera una dinamica che sconcerta: oro che brilla, dollaro forte e indice S&P500 ai massimi tutti insieme. Come è possibile? Dobbiamo tenere conto che i mercati sono caratterizzati da altissima incertezza: tensioni geopolitiche, inflazione persistente e i dubbi sulle prossime mosse delle banche centrali si mescolano con le aspettative di stimoli economici e tagli ai tassi, che spingono in su le borse. Gli operatori comprano quindi le azioni per non perdersi il trend, ma al contempo si “coprono le spalle” comprando oro. Questa schizofrenia è un riflesso del nostro tempo ed è resa possibile anche dall’esuberante liquidità che circola copiosa sui mercati finanziari e consente di rivolgersi anche a più asset contemporaneamente. Insomma, in questo paradosso euforia e paura convivono, ma prima o poi uno dei due asset potrebbe rivelarsi mentitore. Restiamo con gli occhi aperti.