Mercoledì 7 Agosto 2024

Case di lusso, in Italia sono un buon affare. Prezzi in salita

In Italia e all'estero cresce la domanda di residenze di lusso, con prezzi in costante aumento. Gli investitori stranieri sono la maggioranza, attratti dalla bellezza e storia del Bel Paese. Lionard Luxury Real Estate registra un trend positivo, con una varietà di immobili di pregio trattati e un giro d'affari annuo di circa 20 milioni di euro.

UNA VILLA CON VISTA mare sulla Costiera Amalfitana, un attico sul Lungarno a Firenze o un palazzo storico alle spalle del Colosseo a Roma. Sono dimore da sogno che per molti restano un desiderio proibito ma, in Italia e all’estero, sono sempre più numerosi gli aspiranti compratori disposti a mettere pesantemente mano al portafoglio per acquistarle. L’obiettivo, oltre a quello di avere una casa da far invidia, è spesso anche quello di fare un investimento che può dare ottimi frutti, nonostante i prezzi siano da capogiro. Non a caso, secondo le rilevazioni fatte dal portale web Immobiliare.it (attraverso la sua business unit Insights), in Italia le residenze da "favola" stanno registrando una domanda in costante crescita che ne ha fatto salire anche i prezzi. Quest’anno, lo stock di immobili di lusso ha raggiunto un valore complessivo di 53 miliardi di euro, il 10% circa in più rispetto ai 48 miliardi del 2022.

Continuerà ancora questo trend? Secondo molti addetti ai lavori la risposta è sì, almeno in un mercato fertile come quello italiano, dove non mancano certo le case, le ville e gli altri fabbricati storici e di pregio con panorami mozzafiato. La pensa così Dimitri Corti (nella foto sopra), fondatore e amministratore delegato di Lionard Luxury Real Estate, società specializzata nella gestione e intermediazione di immobili di lusso. "Nei prossimi anni assisteremo a un allineamento dei prezzi italiani a una tendenza già manifestatasi a livello internazionale", dice Corti, che aggiunge: "In metropoli estere come New York, Londra o Parigi, gli immobili di lusso presentano valori di mercato molto più alti rispetto al nostro Paese". Nelle maggiori città straniere, il costo al metro quadro varia generalmente tra i 20mila e 30mila euro, con picchi che vanno addirittura ben oltre a questo intervallo. "In Italia siamo invece ancora indietro", aggiunge il fondatore di Lionard Luxury Real Estate, che ha rilevato prezzi più vicini a quelli newyorkesi o londinesi soltanto in poche aree del Paese. "A Milano", continua ancora Corti, "abbiamo venduto un immobile a 21mila euro al metro quadro in zona Moscova; a Firenze alcuni appartamenti di pregio nel centro storico sono stati ceduti per 20mila euro al metro quadro, in linea con i valori di vendita che si registrano per attici in Piazza di Spagna a Roma".

A detta di Corti, questo gap tra l’Italia e l’estero è destinato a colmarsi soprattutto per una ragione: "Il mercato immobiliare diventerà in futuro sempre più globale dal punto di vista della domanda, generando aspettative di prodotti e servizi qualitativamente più elevati e professionali, nel segno della competenza, della velocità e della personalizzazione dell’offerta". Molti percorsi di acquisto si svolgeranno in gran parte online e gli operatori del settore dovranno essere sempre più preparati tecnicamente e culturalmente. Ma da dove vengono i "paperoni" che investono negli immobili di lusso in tutta la Penisola? Secondo l’osservatorio privilegiato di Lionard Luxury Real Estate, gli acquirenti italiani sono una minoranza mentre la maggioranza, per la precisone il 60%, arriva dal di fuori dei confini nazionali. Si tratta di una fascia ristretta di persone che vogliono investire nel nostro Paese semplicemente perché l’Italia è considerata il luogo del bello. Sono investitori che possono innamorarsi di un’abbazia che spunta tra le calle incantate di Venezia così come di un palazzo lombardo carico di storia o di altri edifici d’epoca presenti in ogni angolo dello Stivale. In testa gli americani, che rappresentano oltre il 18% del totale, a seguire inglesi e tedeschi. Per quanto riguarda invece le destinazioni delle compravendite, gli immobili più appetibili sono al momento in Toscana, la regione più gettonata con una quota del 37,3% del totale. Segue la Lombardia con il 17,5% mentre il Lazio (e ovviamente Roma in particolare) si piazza sul terzo gradino del podio con il 7,5%. In quarta posizione il Veneto con una quota del 5,9%, seguito dal Piemonte (5,3%), dalla Campania (5,2%), dalla Sardegna (3,5%) e dalla Sicilia (3,2%). Ma naturalmente, sottolineano gli esperti di Lionard Luxury Real Estate, "ci sono gioielli disponibili per una trattativa riservata un po’ ovunque, dai ghiacciai delle Alpi delle fino alle pendici dello Stromboli, laggiù dove l’Italia quasi tocca l’Africa".

Nella suddivisione per tipologie di immobile trattato, il 58% è rappresentato da ville di cui 14% storiche. Un ulteriore quota del 12% è composta de appartamenti mentre le tenute di campagna sono il 17,5% del totale, di cui oltre il 4% include oliveti e vigneti per produzioni tipiche. Infine, c’è una quota residuale ma non trascurabile del 3% rappresentata da castelli. Fondata nel 2008 da Corti, imprenditore fiorentino che aveva già esperienza nel settore immobiliare e informatico, Lionard Luxury Real Estate ha oggi un giro d’affari annuo di circa 20 milioni di euro e 7 sedi in Italia, a Firenze, Roma, Milano, Napoli, Venezia, Porto Cervo e Forte dei Marmi. Ha trattato anche operazioni riguardanti residenze vip come la vendita della villa di Dolce e Gabbana a Stromboli, protesa su di uno sperone di roccia a picco sul mare, che esternamente rispecchia il tipico stile isolano e si caratterizza per le ampie terrazze panoramiche. Tra gli immobili trattati anche la villa di Christian De Sica a Capri e quella della famiglia Berlusconi in cui risiedeva Francesca Pascale. Il valore medio di ogni compravendita è attorno a 5 milioni di euro mentre il top dei prezzi è stato toccato da una splendida villa a Portofino, passata di mano per la bellezza di 35 milioni di euro.