Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Btp Più, guida per l’uso: a chi conviene e quanto rende

NEL MESE DEL COLLOCAMENTO del nuovo titolo di Stato dedicato alle famiglie, ovvero il Btp Più, con un rendimento in...

NEL MESE DEL COLLOCAMENTO del nuovo titolo di Stato dedicato alle famiglie, ovvero il Btp Più, con un rendimento in...

NEL MESE DEL COLLOCAMENTO del nuovo titolo di Stato dedicato alle famiglie, ovvero il Btp Più, con un rendimento in...

NEL MESE DEL COLLOCAMENTO del nuovo titolo di Stato dedicato alle famiglie, ovvero il Btp Più, con un rendimento in calo che rispecchia la discesa dei tassi pilotata dalla Bce, per chi è alla ricerca di un investimento di breve e medio-termine che minimizzi i rischi, e quindi non vuole puntare sull’azionario, la scelta, per non lasciare parcheggiata la liquidità sul conto corrente, può essere quella di sottoscrivere Bot o Btp oppure aprire un conto deposito. Ma qual è l’opzione migliore fatto salvo che esistono comunque altri strumenti finanziari sul mercato del risparmio gestito?

Per aiutare i risparmiatori in questa scelta Facile.it (nella foto a destra l’ad Maurizio Pescarini), il sito di comparazione e mediazione online di prodotti assicurativi e finanziari, ha fatto comunque alcune simulazioni confrontando i possibili rendimenti dei titoli di Stato con quello dei più diffusi conti deposito. Dati alla mano, spiegano a Facile.it, sul breve periodo i conti deposito assicurano maggiore flessibilità e guadagni potenzialmente più alti, ma orientandosi sul lungo periodo, il Btp dovrebbe garantire un rendimento superiore. Ragionando su un’ottica temporale breve, ad esempio 12 mesi, il conto deposito non solo risulta essere lo strumento più flessibile, ma garantisce potenzialmente anche un maggiore guadagno.

L’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito libero, mentre per il Btp è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e una cessione integrale alla fine del primo anno. Con queste condizioni, immaginando un investimento da 10mila euro, il guadagno netto scegliendo il Btp arriverebbe a 266 euro, valore inferiore a quello del conto deposito. Secondo l’analisi di Facile.it, guardando all’offerta disponibile oggi online, i rendimenti dei conti deposito non vincolati arrivano, per 12 mesi di giacenza, al 4% lordo annuo, dato che corrisponde ad un guadagno netto di 276 euro tolte le tasse (aliquota del 26%). Naturalmente il vantaggio di uno strumento rispetto all’altro potrebbe variare sulla base dell’andamento del prezzo del Btp e della differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione.

Sul lungo periodo, invece, come si diceva, il Btp potrebbe avere vantaggi maggiori. In questo caso l’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito vincolato a 4 anni, mentre per il Btp è stato ipotizzato sempre un tasso lordo annuo del 3% e un valore del titolo stabile a 100 e un rimborso anticipato alla pari alla fine del quarto anno. Con queste condizioni, sempre ipotizzando un investimento da 10mila euro, il guadagno netto con il Btp arriverebbe a 1.104 euro, grazie anche alla tassazione agevolata al 12,5%, mentre per il conto deposito vincolato, considerando un tasso lordo annuo pari al 3,70%, il rendimento netto si fermerebbe a 1.015 euro. "Chi preferisce non vincolare la propria liquidità per un periodo eccessivamente lungo può trovare nei conti deposito uno strumento in grado di garantire un buon rendimento ed una elevata flessibilità", concludono gli esperti di Facile.it.